Dopo un lungo travaglio la lista dei sottosegretari è finalmente ufficiale. Delle 42 nomine totali, 21 sono andate al Movimento cinque stelle, 18 al Partito democratico, 2 a Liberi e Uguali, alle quali si aggiunge un nome indicato dal Movimento associativo italiani all’estero.
Rispetto alle indiscrezioni degli ultimi giorni, i ministeri di peso economico, Mef e Mise, sono assegnati solo in parte alle figure ritenute più vicine agli incarichi.
Fra le conferme spiccano, per l’Economia, il viceministro Laura Castelli (M5s) e il sottosegretario Alessio Villarosa (M5s): entrambi ricoprivano già i medesimi ruoli nel precedente esecutivo ed erano considerati vicini alla riconferma. Come da attese, poi, Antonio Misiani (Pd) assume la carica di viceministro dell’Economia, mentre salta il nome di Luigi Marattin in favore di Pierpaolo Baretta (Pd), già sottosegretario all’Economia sotto Letta e Saccomanni, passando poi per Renzi e Gentiloni. Spunta, infine, un nome di Leu, quello dell’economista Cecilia Guerra; ex sottosegretario al Lavoro sotto Monti e Fornero, affiancherà la fitta compagine di sottosegretari al Mef.
Al ministero dello Sviluppo economico, il viceministro è il pentastellato Stefano Buffagni: il suo nome, ampiamente ventilato nei giorni scorsi, è ritenuto assai vicino a quello del “patron” del Movimento, Davide Casaleggio. Rispetta le attese anche la nomina di Gian Paolo Manzella (Pd), già assessore allo Sviluppo della Regione Lazio. Il fronte renziano, poi, schiera la sottosegretaria Alessia Morani il cui nome era ritenuto più vicino all’Istruzione. Il M5s completa la squadra del Mise con Alessandra Todde e Mirella Liuzzi, entrambe nuove agli incarichi di governo.