Roma – Non c’e’ nessuna posizione che tenda a liberalizzare l’uso degli Ogm in Italia”. Lo precisa il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, tornando in serata sulla questione degli Ogm a margine di un convegno sulla sussidiarieta’ e l’abitabilita’ delle citta’.
“Nel contesto europeo e’ necessario che l’Italia faccia parte dei piu’ grandi progetti di ricerca di ingegneria genetica e questo non ha nulla a che vedere con gli Ogm nel nostro cibo”.
Il ministro dell’Ambiente risponde cosi’ polemiche suscitate dalla sua intervista al ‘Corriere della Sera’. Per il ministro, infatti, “sarebbe opportuna una seria e documentata riflessione, anche tenendo conto della evoluzione della ricerca e degli investimenti in questo settore, a livello europeo e globale”.
Le normative europee, aveva ricordato Clini, “stabiliscono una procedura rigorosa per lautorizzazione all’impiego degli Ogm in Europa, al fine di salvaguardare l’ambiente e la salute. Nonostante queste regole, un gruppo di Stati membri, tra cui lItalia, ha sempre manifestato opposizione all’uso degli Ogm nei propri territori, con effetti di blocco sulle procedure europee”.
Al fine di superare la situazione di stallo, la presidenza della Danimarca, Paese contrario all’uso degli Ogm, sottolinea Clini, “ha proposto al Consiglio dei ministri dell’Ambiente dello scorso 9 marzo di innovare la procedura europea, confermando la rigorosa procedura di autorizzazione in capo alla Commissione europea e consentendo nello stesso tempo agli Stati membri la decisione in merito alla autorizzazione dell’impiego degli Ogm nel proprio territorio nazionale”.
L’Italia, come l’Ungheria, la Spagna, la Svezia, Paesi tradizionalmente contrari all’impiego degli Ogm in agricoltura, rileva il ministro, “ha sostenuto la proposta danese”.
E’ evidente che la proposta danese “ha l’effetto di riaprire in Europa le iniziative legate agli Ogm, e più in generale gli investimenti in ricerca e sviluppo sui temi legati alle biotecnologie ed allingegneria genetica. Su questo versante – conclude Clini –
l’opposizione agli Ogm in Italia ha avuto l’effetto di deprimere la ricerca, nonostante le grandi competenze presenti nel nostro Paese”.
Le voci favorevoli
“Le affermazioni del ministro Clini in materia di Ogm ci spingono a sperare che l’Italia faccia ora un deciso passo in avanti, dopo anni di caccia alle streghe nei confronti di tecnologie preziose come sono le biotecnologie applicate all’agricoltura”. E’ il commento di Alessandro Sidoli, presidente di Assobiotec, Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, all’intervista rilasciata dal ministro dell’Ambiente al
‘Corriere della Sera’.
Nel 2050 l’agricoltura mondiale dovra’ sfamare in modo sostenibile 9 miliardi di
persone e, secondo la FAO, per raggiungere quest’obiettivo sara’ necessario aumentare del 70% le produzioni agricole e cio’ dovra’ realizzarsi con un grande sforzo in ricerca ed innovazione. “Dinanzi a questa sfida, lo sviluppo e l’introduzione di soluzioni innovative costituiscono gli elementi irrinunciabili per l’agricoltura di oggi e del futuro” – lo afferma il Presidente della Sezione Colture industriali di Assosementi, Giuseppe Carli.
Le voci contrarie
“Affermare in Italia ed in Europa la centralita’ degli interessi nazionali di tutela dell’identita’ del patrimonio agroalimentare contro le manipolazioni genetiche a sostegno dell’origine geografica degli alimenti e della professionalita’ del lavoro”. E’ questa la risposta alle aperture agli Ogm del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini contenuta nel manifesto per l’Alleanza verso una crescita trasparente e sostenibile dell’Italia, nato dalla mobilitazione in piazza Montecitorio.
L’Alleanza e’ stata promossa dalla Coldiretti e dalle associazioni dei consumatori e degli ambientalisti, insieme ai cittadini e ai rappresentanti delle Istituzioni a livello nazionale, regionale e locale, a partire dai Sindaci con circa 300 gonfaloni provenienti dalle diverse Regioni. Al documento hanno gia’ aderito insieme alla Coldiretti, Slowfood, Legambiente, Aiab, Codacons, Federconsumatori, Adusbef, Assoconsum, Adoc, e Federparchi, ma anche le organizzazioni sindacali del lavoro in agricoltura Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil e Acli.
“Ingegneria genetica e biotecnologie sono due cose diverse e non possono essere messe sullo stesso piano come fa il ministro dell’Ambiente Clini. Anche se gli
italiani si sono espressi per un no deciso sugli Ogm, un conto è parlare di sperimentazione, non in campo aperto, un altro è parlare di coltivazione”. Così il presidente di Slow Food Italia, Roberto Burdese.
Verdi domani in piazza Montecitorio per protestare contro l’apertura agli Ogm del ministro dell’Ambiente Corrado Clini Domani alle ore 13.45 in Piazza Montecitorio, di fronte all’obelisco, il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli terrà una conferenza stampa.
“La scelta da parte del ministro Clini, assunta senza alcun mandato parlamentare in materia, di modificare la posizione dell’Italia nei confronti degli Ogm e di rompere il fronte di salvaguardia costruito negli anni insieme ad altri paesi dell’Unione – sottolineano i Verdi presentando l’iniziativa- non solo è gravissima ma rischia di pregiudicare la salute dei cittadini e l’agricoltura tipica, biologica e di qualità che sono
elemento essenziale del made in Italy agroalimentare”.