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Mistero sulla chiusura del mercato di Hong Kong

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NEW YORK (WSI) – Una settimana fa, quando il mercato di Hong Kong e’ stato improvvisamente chiuso dopo soli due anni di vita, il mistero del perche’ e del come cio’ sia potuto avvenire rimane ancora irrisolto.

Come e’ stato possibile che il mercato che doveva diventare la piattaforma preferita di trading per i metalli preziosi assiatici, rubando la corona al CME, abbia perso subito un calo cosi’ devastante in cosi’ poco tempo, senza nemmneno aver avuto la possibilita’ di diventare reddtizio e dominare gli scambi nell’area Asia-Pacifico.

A rendere i fatti ancora piu’ inspiegabili, un dettaglio: pari a pressoche’ zero e’ stato il volume di scambi registrato. Un numero misero di contratti (200) e’ stato aperto prima della chiusura dei mercati.

L’episodio, poi, ha assunto tinte ancora piu’ fosche dopo la notizia bizzarra dell’arresto di almeno quattro dirigenti di HKMex. I manager sono stati beccati con documenti falsi relativi a conti bancari per un valore equivalente a quasi mezzo miliardo di dollari.

Il governo si trova cosi’ a dover fare i conti con quello che e’ solo l’ennesimo scoppio di uno scandalo geopolitico che riguarda l’oro. Rinnovata per il momento la fiducia a CY Leung, il terzo chief executive di Honk Kong, nonostante il suo consigliere numero uno fosse nientepopodimeno che Barry Cheung Chun-yuen, fondatore di HKMex.

Stando a quanto riportato dal South China Morning Post, Dai Linyi, 65 anni; Li Shanrong, 49 anni, e Lian Chunyan, 50, sono stati arrestati martedi’ e si sono presentati davanti al tribunale di Kowloon City con l’accusa di ricettazione e possesso di documenti falsi con intenti illeciti.

I tre sono in stato di fermo, dopo che l’equivalente cinese della Consob ha scoperto delle “gravi irregolarita’” nelle finanze del mercato di Hong Kong, presieduto da Barry Cheung Chun-yuen. Tutti i dettagli emersi dall’inchiesta sono stati forniti alla polizia.