Roma – Considerando l’outlook sull’inflazione, i rendimenti dei bond spagnoli sono esattamente dove dovrebbero essere, secondo Mark Mobius, Executive Chairman del gruppo mercati emergenti di Templeton Asset Management.
I rendimenti dei titoli a 10 anni al momento viaggiano al di sopra della soglia di allarme del 7%, che al tempo costrinse Grecia, Irlanda e Portogallo, a richiedere aiuti finanziari alla comunità internazionale. In settimana si aggirano intorno al 7,5%.
Intervistato dalla CNBC, alla domanda se fiducioso o meno sulle prospettive per l’Europa, Mobius ha risposto:”credo che i tassi di interesse siano esattamente dove dovrebbero essere”.
“Negli Stati Uniti i tassi sono invece bassi per cause artificiose. Non si tratta di tassi di mercato come avviene in altre parti del mondo. Sono eccessivamente bassi e questo scoraggia i risparmi. Dunque, un 6% – 7% è il valore giusto per i bond della Spagna, perché l’inflazione è in rialzo del 4% – 5%”.
Ai valori attuali la situazione è sostenibile? “La Spagna dovrebbe ridurre la spesa. L’economia dovrebbe riprendersi perché il settore privato avrebbe più spazio d’azione”.
E sulla crisi, l’Unione europea dovrebbe metterci circa 3 – 4 anni per risolvere la situazione. Ottimista comunque che ci si stia già muovendo nella giusta direzione. Ma l’appetito per il rischio degli investitori dovrebbe tardare a tornare. “Non ci saranno cambiamenti di rilievo nell’appetito per il rischio alla situazione attuale. La volatilità è in aumento”, anche a causa dell’high-frequency trading, dei derivati, degli hedge fund e da leverage eccessivo, conclude Mobius.