Moda: sobria e attenta all’ambiente, la Generazione Z impone i nuovi trend di mercato
Nonostante siano ancora i Millenials a dettare legge, cresce progressivamente l’influenza della Generazione Z nei trend della moda.
Secondo uno studio di Bain&Co, ripreso da Reuters Italia, le nuove generazioni, Y e Z, già valgono un terzo del mercato del lusso e guideranno la crescita del mercato fino ad arrivare a coprire nel 2035 l’80% dei consumi.
Oggi i consumatori di lusso si suddividono in cinque generazioni: la silent generation (pre 1945), i baby boomer, la generazione X (nati tra 1960 e ‘80), i Millennial (o generazione Y, nati tra 1980-1995), la generazione Z (1995-2010) e la generazione Alpha (nati dopo il 2010).
Tutte sono state influenzate nei loro comportamenti di acquisto dalla mentalità Millennial, che ha portato alla ribalta l’utilizzo del digitale e, di conseguenza, il ruolo dei social e degli influencer.
La generazione successiva sembra però avere caratteristiche diverse.
E i brand della moda devono tenerne conto se non vogliono “perdere il treno”.
Ma quali sono gli aspetti dominanti dei fratelli minori dei Millennials?
Secondo Federica Levato analista di Bain, la Generazione Z, avendo subito l’influenza dei genitori, “che hanno vissuto la recessione del ‘92 proprio nel momento in cui si affacciavano al mondo del lavoro”, ha incorporato un senso di insicurezza che la spinge verso un consumo più sobrio e consapevole.
Ne risulta che i giovani della Gen Z sono determinati e pragmatici. Essendo nativi digitali hanno un utilizzo più equilibrato dello smartphone e hanno rivalutato il ruolo del prodotto e del negozio fisico. I primi influencer sono per loro la famiglia e gli amici. Determinante è l’attenzione all’economia circolare, all’ambiente, alla sostenibilità.
La generazione Z, ha concluso Levato, vuole un prodotto“eccellente ma anche buono, secondo logiche etiche e responsabili” e chiede ai brand un impegno culturale e calato nello spirito del tempo.