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Mondo: Gas, nuove vie per rifornire l’Italia

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“Per garantire la sicurezza del nostro sistema energetico è necessario diversificare le fonti di approvvigionamento, aprendo nuove vie del gas con Paesi che oggi ancora non esportano in Europa, come il Qatar o l’Azerbaijan”. Ad affermarlo, nel corso della sua audizione in Commissione Attività produttive alla Camera, è l’amministratore delegato di Edison, Umberto Quadrino. Proprio in Azerbaijan, Edison ha in corso una trattativa che, sottolinea il manager, “speriamo di chiudere nel 2007”, mentre con il Qatar il gruppo esporterà “6,4 miliardi di metri cubi dal 2008, quando sarà completato il rigassificatore di Rovigo”. L’Italia, spiega Quadrino nel corso dell’audizione, “ha fatto già da anni la scelta, per certi versi obbligata data l’assenza del nucleare e il ridotto ricorso al carbone, di utilizzare il gas per la produzione di energia elettrica. In Italia – osserva il manager – le centrali a gas a elevata efficienza stanno sostituendo definitivamente le inquinanti centrali a olio combustibile, con benefici economici e ambientali e, grazie a investimenti epocali, l’Italia è uscita in pochi anni da una situazione di rischio di blackout come quella del 2002-2003”. Purtroppo, aggiunge l’amministratore delegato di Edison, “le infrastrutture che portano il gas in Italia non si sono sviluppate con altrettanta rapidità: a fronte di un aumento della domanda che nel 2015 supererà i 100 miliardi di metri cubi, nessuna nuova infrastruttura di importazione entrerà in funzione prima del 2008, quando saranno avviati il rigassificatore Edison di Rovigo e i potenziamenti dei gasdotti Transmed e Tag”. Nel corso dello stesso periodo, tuttavia, sottolinea Quadrino, “aumenterà la dipendenza dai fornitori tradizionali con potenziali criticità legate, ad esempio, alla disponibilità effettiva di gas russo da esportare in Europa e agli ingenti investimenti necessari per sviluppare i giacimenti della Russia”. Edison, prosegue il manager, “è l’unico operatore italiano che sta sviluppando progetti di rilevanza europea che promuovono effettivamente la diversificazione delle fonti, come il rigassificatore di Rovigo che consentirà l’importazione di gas dal Qatar, o il gasdotto Igi che collegherà l’Italia alla Grecia, alla Turchia e ai giacimenti dell’area del Caspio”. Al fine di favorire un effettivo processo di diversificazione delle fonti e di incremento della sicurezza del sistema, sottolinea, “le istituzioni devono proseguire lungo il percorso già intrapreso con la cabina di regia, indentificando le infrastrutture prioritarie anche in ottica europea e fornendo a queste un forte sostegno a tutti livelli”.

a. d. r.