L’Opec taglierà dal 1° febbraio 2007 la produzione di greggio di 500mila barili al giorno, pari al 2 per cento dell’output. Lo riportano fonti vicine al cartello. Il cartello dei Paesi produttori di petrolio precisa che il motivo del posticipo ai primi di febbaio del taglio alla produzione si spiega nel non voler far pesare troppo sull’economia mondiale il rialzo dei prezzi, come invece sarebbe potuto avvenire se la mossa fosse stata approvata ora, agli inizi della stagione invernale. A tal proposito sono evidentemente servite le indicazioni espresse due giorni fa dall’Agenzia Internazionale per l’Energia (Aie) consulente per l’energia di 26 Paesi industrializzati, che nel suo bollettino mensile evidenzia come il taglio dell’output dell’Opec in vigore dallo scorso 1° novembre darà ai Paesi membri del cartello “un freddo conforto per i rischi che l’economia mondiale fronteggia nell’attraversare un altro inverno con elevati prezzi delpetrolio”. Nonostante i prezzi siano fortemente ridimensionati dal picco storico di luglio di 78,4 dollari, sono ancora tre volte superiori rispetto all’inizio del 2002 prima che esplodesse la domanda asiatica. È però un dato di fatto che l’Opec sta riscontrando serie difficoltà a gestire l’attuale fase dei prezzi dell’oro nero mano a mano che si fa sempre più pesante l’incidenza dei paesi non allineati, come la Russia. Il cartello, che produce attualmente un terzo del greggio mondiale, lo scorso ottobre già taglia la produzione di 1,2 milioni di barili al giorno al fine di arrestare il drastico calo che durava da 10 settimane dei prezzi di 25 punti percentuale. Accolta ieri la richiesta dell’Angola di entrare a fare parte dell’Opec. Il Paese africano diventerà membro dell’Organizzazione dei Paesi produttori di petrolio a partire dal 1° marzo prossimo. Lo comunica il ministro dell’Energia del Qatar, Abdullah bin Hamad al-Attiyah, dopo un incontro del cartello. L’Opec nomina il libico, Abdullah al Badri, ex capo della società petrolifera nazionale, nuovo segretario generale, al posto del nigeriano, Mohammed Sanusi Barkindo. Intanto sarà il giapponese Nobuo Tanaka il nuovo direttore esecutivo dell’Aie. Tanaka, il cui mandato avrà inizio il 1° settembre 2007, succederà al francese Claude Mandil. Tanaka, 56 anni, che attualmente dirige il settore Scienza, Tecnologia e Industria presso l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse), sarà il primo cittadino non europeo a sedere al timone dell’Aie. Il mandato di Mandil come direttore esecutivo dell’Agenzia per l’energia scade alla fine di agosto del prossimo anno, dopo quattro anni e mezzo. Il successore è scelto dall’Aie nel corso di un vertice che si tiene in questi giorni a Sydney. “E’ la prima volta – spiega l’Aie in un comunicato – che un cittadino non europeo assume la guida dell’agenzia”.