L’Opec non ha in programma alcun vertice straordinario per varare un taglio produttivo che aiuti a frenare il calo dei prezzi. Lo rivelano fonti dell’Organizzazione dei Paesi produttori di greggio, che confermano la posizione dell’Arabia Saudita, la quale ieri fa sapere che non c’è la necessità di convocare un vertice straordinario. L’Arabia Saudita intanto ieri tranquillizza ancora i mercati. Il ministro del Petrolio, Ali al Naimi, sostiene che non c’è da preoccuparsi per il livello dei prezzi, perché i mercati sono in salute. “Non c’è nessun bisogno di preoccuparsi – assicura Naimi da New Dehli, in India – perché i mercati sono in salute”. Il prezzo oscilla intorno ai 51 dollari al barile mentre andiamo in stampa, dopo che nella mattinata di ieri il prezzo del greggio scende ai nuovi minimi da venti mesi, subito dopo che l’Arabia Saudita assicura che non bisogna avere nessuna preoccupazione per il recente calo del 16 per cento dei prezzi. Sul circuito elettronico i future sul Light crude calano di 93 centesimi fino a 50,25 dollari, il minimo dal maggio scorso, per poi risalire sopra i 51 dollari.