A ottobre il saldo della bilancia commerciale italiana è negativo per 826 milioni di euro. Le esportazioni crescono del 16,7 per cento tendenziale a fronte di un aumento delle importazioni del 18,6 per cento. Lo rileva l’Istat, precisando che nei primi dieci mesi dell’anno il saldo è negativo per 19.555 milioni.
Le esportazioni a ottobre nel complesso raggiungono i 31.128 milioni di euro, mentre le importazioni sono pari a 31.954 milioni di euro. Rispetto a settembre si registra un aumento delle esportazioni dello 0,2 per cento e una crescita delle importazioni dell’1,6 per cento. Nel complesso dei primi dieci mesi dell’anno il saldo è negativo per 19.555 milioni a fronte di 268.585 milioni di euro di esportazioni e di 288.140 milioni di importazioni. I tecnici dell’Istat spiegano comunque che, se ai 19.555 milioni di saldo commerciale negativo si togliessero i 43.560 milioni di euro per le importazioni di minerali energetici, si avrebbe un saldo positivo di 24.055 milioni di euro.
L’Istat rileva che aumentano a ottobre rispetto allo stesso mese dell’anno prima più della media le esportazioni dei metalli e prodotti in metallo (più 39,2 per cento) e le macchine e apparecchi meccanici (più 22,6), ma anche i prodotti in legno (più 18,2 per cento) e quello in cuoio (più 19,2 per cento). In calo invece le esportazioni di prodotti petroliferi raffinati, anche grazie al freno ai prezzi con un meno 12,5 per cento. L’import aumenta soprattutto per i metalli e prodotti in metallo (più 65 per cento), per il legno (più 24,5 per cento) e per le macchine e apparecchi meccanici (più 21,5 per cento). A fronte di un saldo complessivamente negativo per i primi dieci mesi si registra un saldo positivo soprattutto per le macchine e apparecchi meccanici con 34.455 milioni di euro.
Sempre a ottobre il saldo della bilancia commerciale italiana con i Paesi dell’Unione europea risulta positivo per 217 milioni di euro. Le esportazioni crescono del 20,2 per cento, mentre le importazioni aumentano del 18,2 per cento. Nei primi dieci mesi dell’anno il saldo è negativo per 630 milioni di euro. Rispetto a settembre le esportazioni crescono del 2,1 per cento, mentre le importazioni aumentano del 2,9 per cento.
Per Assocamerestero i dati della bilancia commerciale mettono in luce una crescita stabile dell’export italiano. Secondo il direttore generale, Gaetano Fausto Esposito, “nel periodo gennaio-ottobre la crescita delle vendite all’estero è stata dell’8,4 per cento, un valore di circa due volte e mezzo superiore a quello dello scorso anno, quando era del 3,4 per cento. Se la crescita è trainata dalle vendite sui mercati extra Ue, è importante rilevare i forti segnali di dinamismo del mercato europeo, che da solo registra quasi il 60 per cento del totale. L’aumento delle esportazioni verso l’Europa – prosegue – è stato nei primi dieci mesi del 2006 di oltre sei volte superiore a quello dello scorso anno, grazie alla ripresa dei nostri tradizionali mercati, quali Francia e Germania, al consolidamento della Spagna e al miglioramento sul Regno Unito. Questi mercati da soli fanno quasi il 40 per cento dell’export italiano”. Esposito spiega che “prosegue lo sviluppo delle produzioni a maggior valore aggiunto, come dimostrano gli andamenti dei valori medi unitari, rispetto alle quantità vendute, anche se sui nuovi mercati di Russia e Cina rileviamo anche una forte crescita anche dei volumi esportati, rispettivamente del 12,8 per cento e del 9,3 per cento”.