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Moneta alternativa all’euro: in Emilia Romagna sbarca l’emiro

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BOLOGNA (WSI) – Nei tempi in cui la crisi morde ed intacca fortemente i settori produttivi del paese, in Emilia Romagna c’è chi ha pensato all’Emiro. Una nuova moneta (“Emi” come Emilia, “ro” come Romagna) che presto potrebbe diventare realtà.

In poche parole si tratta di un metodo che permette di scambiare le merci grazie a una moneta elettronica locale che sostituirà i pagamenti in euro con prodotti dello stesso valore.

Il progetto è stato ideato da una società fondata a Bologna e si ispira al recente successo del Sardex: il circuito di credito commerciale che permette agli imprenditori dell’isola di pagare beni e servizi con questa moneta complementare a chilometro zero.

Il meccanismo è semplice e si basa sull’esistenza di una sorta di banca virtuale in cui ogni azienda apre il suo conto corrente digitale, senza pagare interessi, ed in cui all’attivo ci sono i servizi forniti alle altre ditte, al passivo i beni acquistati da qualcun altro.

Così ad esempio un salumiere di Bologna potrebbe acquistare in Emiro un soggiorno vacanza in un Hotel della riviera romagnola. Il tutto può diventare un modo per trovare nuovi clienti, abbattere i costi e dare un po’ di ossigeno alle imprese che non hanno soldi in cassa.

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