NEW YORK (WSI) – E’ l’unica tecnologia che riesce a mettere d’accordo economisti scettici razionali e creduloni appassionati di teorie cospirazioniste. Ed e’ diventato l’argomento preferito e piu’ discusso alle varie conferenze di tecnologia ed economia mondiali, ben prima che i prezzi schizzassero al rialzo.
Stiamo parlando della “moneta elettronica”, creata nel 2009 da un anonimo, conosciuto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. Il nome in inglese, Bitcoin, fa riferimento al software open source progettato per implementare il protocollo e la rete peer-to-peer (di condivisione diretta tra un utente e l’altro) che ne risulta. A differenza della maggior parte delle valute tradizionali, non fa uso di un’entita’ centrale per essere gestita ed emessa.
La moneta speciale si serve di un database distribuito tra i nodi della rete che tengono traccia delle transazioni e sfruttano la crittografia per implementare le caratteristiche piu’ importanti dello scambio di Bitcoin, come ad esempio il fatto di permettere solo al legittimo proprietario di spendere e di poterlo fare una volta sola.
Guardando all’andamento del valore del Bitcoin sui mercati, domenica valeva $35 per esemplare. Forte di un balzo dei profitti elettronici del +40% in tre giorni ha toccato picchi di $49, per poi scendere a $34. A ogni modo le quotazioni sono ancora molto piu’ elevate di quanto non fossero due anni fa (vedi grafico).
Nessuno sa chi l’ha inventata, ma questo non vuol dire che non ci si possa speculare sopra. Anche perchè sul lungo periodo il valore della moneta stampata su carta sara’ inevitabilmente distrutto. Tra le varie monete alternative in circolazione, la soluzione della moneta elettronica potrebbe essere ideale per conservare il valore in proprio possesso.
Il fronte degli economisti piu’ scettici e pragmatici, tuttavia, ritiene il progetto un mero schema alla Ponzi, sottolineando che l’appuntamento con la fine dell’utopia del Bitcoin come nuova moneta di scambio sara’ inevitabile.
Forse hanno paura: Bitcoin e’ la valuta alternative piu’ utilizzata al mondo e a marzo 2013, la base monetaria vale oltre 400 milioni di dollari Usa.