Mercati

Moneta unica senza freni

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Legnano – Petrolio, dollaro australiano e dollaro canadese. Queste sono state le uniche correzioni degne di nota viste nella giornata di venerdì, mentre tutti gli altri strumenti finanziari legati al rischio, e con questo intendiamo le borse, l’euro e la sterlina, entrambe contro dollaro americano.

I supporti di breve periodo, che vedremo nella sezione tecnica, hanno per ora resistito e potrebbero fornire degli spunti interessanti per i rialzisti, che potrebbero sfruttare le caratteristiche mostrate ultimamente dai mercati, per difendere le proprie strategie con stop e reverse in modo tale da avvantaggiarsi di eventuali accelerazioni di volatilità che possono portare a break out anche consistenti.

Un fattore che occorre tenere sotto considerazioni in momenti come questo è il grosso quantitativo di stop presente sui mercati intorno a livelli considerati importanti dal punto di vista tecnico, soprattutto dagli investitori retail.

Ora che ci si trova di fronte a movimenti direzionali di breve periodo, assume molta importanza l’indicatore Speculative Sentiment Index, che si sta mostrando, come si può vedere dalla figura 1, ancora sbilanciato lungo sul dollaro americano. L’interpretazione di questo indicatore (SSI) vede, per esempio, uno sbilancio di -2.29 sull’EurUsd, numero che sta a significare che per ogni trader lungo ci sono 2.29 trader corti, il tutto a prescindere dagli importi delle proprie posizioni.

Uno sbilancio del genere dovrà andare prima o poi a ridimensionarsi, tramite vendite. Vendite che possono arrivare o per prese di profitto o per ordini di stop loss che sono stati presi dal mercato.

Ebbene, proprio la grande quantità di stop dei trader retail, durante movimenti direzionali ed intorno a livelli critici, possono fare da attrazione per il mercato e possono far sì che si autorealizzi un movimento nel verso opposto rispetto a quello che essi si attendevano, avendo preso posizionamento lungo sul dollaro, nell’esempio contro la moneta unica europea.

Questi sbilanci hanno giudato il mercato (SSI è un indicatore da interpretare per la maggior parte delle volte come contrarian) fino ai livelli attuali in maniera corretta, stiamo dunque alla porta tenendo conto di questa informazione in più.

Dal punto di vista macro oggi il Giappone è stato chiuso e non sono previsti dati particolari, avremo modo di valutare perciò la prica action pura di mercato, con una parentesi da aprire intorno alle 15.30, quando la BCE dovrebbe parlare del piano di acquisti di bond.

EurUsd
Davvero senza freni la moneta unica, riesce a compiere un passo di più in direzione del massimo di riferimento più interessante che abbiamo visto ad inizio maggio, 1.3270. Un grafico giornaliero chiarisce il prossimo livello da superare per giungere sui massimi di maggio e oltre: la trendline negativa che insiste sul cambio da un anno e quattro mesi indica proprio nel massimo raggiunto venerdì, 1.3170, il livello dinamico da oltrepassare. Nelle ultime ore abbiamo notato una buona tenuta del livello di supporto di 1.31 che può essere utilizzato come livello di breve.

UsdJpy
Grande volatilità sul cambio UsdJpy, che dopo aver toccato il nuovo minimo di periodo, a 77.15, registra una salita come non se ne vedevano da un po’, arrivando alla perfezione a toccare il livello di resistenza che nelle settimane passate abbiamo individuato a 78.60 (che, anche per oggi, giocherà il suo ruolo chiave).

EurJpy
Il cambio EurJpy, venerdì, ha tratto enormi benefici dal movimento congiunto dei due cambi principali al quale è collegato. La salita è stata repentina e ampia 240 pip: ciò che ha, ancora una volta, fornito segnali degni di essere seguiti è stato il taglio dei prezzi della media mobile a 200 periodi, su grafico giornaliero. Un grafico più di breve chiarisce come 102.50 sia il primo livello da considerare come supporto, coincidente peraltro con il 50% di ritracciamento del movimento in calo compiuto fra marzo e luglio.

GbpUsd
Il cable sale, seppur meno della moneta unica, avvicinando il riferimento che stiamo aspettando a giorni. 1.63 è, infatti, distante ancora mezza figura circa dal massimo raggiunto venerdì. Un grafico con un timeframe a 10 o 15 minuti chiarisce come sia presente una zona di supporto molto interessante, fra 1.6185 e 1.6215, che per il momento ha resistito bene.

AudUsd
Il dollaro australiano prima giunge al massimo di riferimento di marzo scorso, 1.0625, e poi lascia sul terreno una figura esatta avvicinandosi pericolosamente al livello di supporto che ci sentiamo di indicare per le prossime ore, 1.05 figura. Qui vediamo arrivare il precedente massimo di settimana scorsa oltre a vedere il transito della media mobile veloce (21 periodi) su grafico con candele da timeframe H4.

GER30
L’indice tedesco, GER30, si mantiene sostenuto con possibilità di strappi rialzisti in ogni momento. Per le prossime ore terremo in massima considerazione il livello di supporto dinamico che era indicato dal canale ascendente, poi rotto settimana scorsa, e che ora suggerisce a 7,370 il livello, confermato dalla medi mobile di breve su grafico orario.

ITA40
Prima dell’attacco finale a 17,000, il nostro indice domestico, ITA40, si troverà a fare i conti con un livello intermedio che si trova a 16,785, sapendo poi che il supporto di maggior importanza si trova a 16,500 e che potrebbe favorire una ripresa nella giornata.

Copyright © FXCM per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved

*Questo documento e’ stato preparato da FXCM Forex Capital Markets. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.