NEW YORK (WSI) – La Mongolia è un Paese di 3 milioni di abitanti ma con una grandezza simile ad Italia, Spagna, Francia e Germania messe insieme. Possiede un sottosuolo ricchissimo di minerali, forse uno dei più ricchi al mondo per rame, carbone, oro e ferro, Insomma un valore, si stima, pari a più di 3 mila miliardi di dollari.
Questo ha fatto si che, in seguito alla fine dell’Unione Sovietica, il Paese, reso più libero, pian piano si espandesse e negli ultimi anni il boom minerario lo ha fatto crescere in maniera vistosa.
Solo nel 2011 l’economia della Mongolia è cresciuta del 17%, nel 2012 del 12%, mentre quest’anno si prevede una crescita del 13%, ovvero la seconda maggiore al mondo. Naturale che questo abbia attirato investitori da tutto il pianeta.
Ma come tutti gli Stati con un forte boom economico, il risvolto della medaglia sta spesso nelle ingiustizie sociali e nel fatto che gran parte della popolazione vive sotto la soglia di povertà.
Inoltre nel 2012 il governo ha approvato un decreto che ha reso più complesse le regolazioni sulle concessioni minerarie. Stabilito che qualunque transazione superiore ai 75 milioni di dollari e che coinvolga un’entità straniera dovrà prima essere approvata dal governo. Questo ha causato una brusca frenata all’arrivo di capitali stranieri portando molti expatriati ad abbandonare il paese.
In questo quadro, Tsakhiagiin Elbegdorj, é riuscito comunque ad essere rieletto Presidente. Lui, del Partito Democratico Mongolo, ha ottenuto il 50,23 % dei voti al Primo Turno, mentre il suo principale concorrente del Partito Popolare Mongolo, Badmaanyambuugiin Bat-Erdene, si è fermato al 41,5%. Infine Natsag Udval, del Partito Rivoluzionario del Popolo Mongolo, ha ottenuto il 6,5%.
La Mongolia è una repubblica parlamentare ed è il popolo ad eleggere il Parlamento che a sua volta elegge il governo. Il presidente della Repubblica viene eletto direttamente dalla popolazione e ha un ruolo ampiamente simbolico. Ha comunque, tra i propri poteri, quello di bloccare le decisioni del Parlamento.
Giornalista e fondatore del primo giornale indipendente della Mongolia, Elbegdorj, si è anche impegnato in passato ad approvare una nuova legge sulla libertà di stampa ed un’altra nel 2010 sulla moratoria sulla pena di morte. Il suo primo mandato iniziò nel 2009, ma prima fu per due volte primo ministro.