In attesa della formazione del nuovo governo Draghi, per Monte dei Paschi di Siena (MPS) prende piede l’ipotesi del lancio di un bond subordinato da 500 milioni per tamponare almeno in parte le perdite dell’esercizio 2020, stimate intorno a 1,5 miliardi di euro, e consentire così la “continuità aziendale”.
Monte dei Paschi, le ipotesi sul tavolo
Queste le anticipazioni dei giorni scorsi circolate sulla stampa italiana, dopo che la stessa banca ha comunicato, da metà dicembre, che nel primo trimestre 2021 si produrrà un deficit nel patrimonio di vigilanza, “per 300 milioni”; e che i milioni mancanti diventeranno 1.500 entro fine 2021.
Come scrive la Gazzetta di Siena:
“In attesa di capire se e come il varo del nuovo governo guidato da Mario Draghi acceleri la strategia di vendita cercata dall’azionista di maggioranza (il Tesoro, al 64%), Mps proverebbe con una soluzione tampone a schivare il prossimo scoglio, piuttosto vicino. Ci sono 20 giorni per rafforzare il capitale della banca senese di almeno 300 milioni, senza i quali i revisori contabili di Pwc difficilmente sarebbero in grado di certificare la continuità aziendale, incerta da settembre e che diventerà pericolante dopo che i conti 2020 saranno approvati”.
Resta il dubbio dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro. previsto dal nuovo piano industriale della banca senese. Sul mercato circola l’ipotesi che l’aumento avvenga in due fasi: prima l’emissione di un bond AT1 (obbligazione perpetua, senza scadenza) da 500 mln tra primo e secondo trimestre e poi un aumento di capitale, in fase di M&A, da circa 1 miliardo e mezzo di euro.
In ogni caso, continua il quotidiano senese:
“Serve una rata anticipata di capitale per consentire alle perdite 2020 di non intaccare la continuità dell’azienda come la intende la normativa. Per questo da settimane le interlocuzioni con i consulenti finanziari Mediobanca e Credit Suisse sono in corso, e secondo indiscrezioni attendibili ci sarebbero impegni formali, di investitori istituzionali e banche d’affari, a sottoscrivere l’emissione dei titoli subordinati necessari”.
La notizia è stata smentita da Banca Monte dei Paschi di Siena che, su richiesta della Consob, relativamente all’asserita imminente emissione di un bond subordinato, nonché all’interesse di alcuni fondi internazionali ad avere accesso alla data room predisposta dalla Banca, ha reso noto che non è allo studio l’emissione da parte della Banca di alcuna obbligazione subordinata e, per quanto concerne l’interesse di fondi internazionali, si precisa che alla data odierna il solo fondo Apollo ha richiesto accesso alla data room.