New York – Mario Monti spera che a condurre l’Italia fuori dal baratro della crisi del debito sia un leader politico, ma nel caso questa condizione non dovesse venire soddisfatta e’ pronto a un secondo mandato da primo ministro.
“Se richiesto, sono disposto a un nuovo mandato” come primo ministro, ha detto da New York parlando del suo futuro politico, precisando di essere “pronto a servire il paese”.
“Non escludo nulla, in caso di circostanze particolari che spero non si verifichino potrebbe essermi chiesto di ricandidarmi, ma spero di no”.
Le parole, pronunciate durante un incontro al Council on Foreign Relations a margine dei lavori della 67esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, buttano benzina sul focolare di voci alimentato gia’ in questi giorni circa un piano sotto banco per estendere l’esperienza del professore e del suo governo. A dirigere le manovre sarebbe piu’ di ogni altro il partito di centro dell’Udc, che per ‘ingannare’ gli elettori starebbe pensando a una Grosse Coalition in stile tedesco.
“Sono senatore a vita, saro’ la’ e se si verificheranno circostanze non precludo nulla”. Ha precisato, scatenando gia’ una ridda di speculazioni in Rete e ai piani alti dei palazzi di Roma.
Riguardo alla crisi della moneta unica, il professore della Bocconi ha precisato che “se la Grecia esce dall’area euro, danneggerebbe l’idea di irriversibilita’ dell’euro”.
Ieri Monti aveva dichiarato ai microfoni dell’emittente Usa Cnn: “Penso che e’ importante che la vita politica italiana riprenda il suo corso, speriamo con piu’ di maturita’ e di responsabilita’”.
Evidentemente Monti non si fida della caratura politica degli attuali candidati a sostituirlo nella primavera del 2013.
Monti, che dirige un governo di cosiddetti “tecnici” non eletti dal popolo, ha fin dal primo giorno del suo mandato messo in atto misure di austerita’ destinate a ridurre l’enorme debito del paese, assecondando i desideri della Bce e dell’Unione Europea, mentre le proposte di riforma per tentare di liberalizzare il paese, che da oltre dieci anni non cresce, si sono spesso scontrate con l’opposizione delle lobby.
Riunita questo mese al lago di Como, l’elite economica d’Italia aveva espresso il desiderio di vedere Monti confermato a Palazzo Chigi l’anno prossimo. Secondo un sondaggio pubblicato di recente, tutavia, solo il 37% degli italiani guarda con favore a un evento di questo tipo.
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