Economia

Monti: spread, Italia non spaventa ora che ha una finanza pubblica sana

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ROMA (WSI) – “Questa incertezza politica ha avuto riflessi fortunatamente abbastanza limitati sullo spread anche se mi dispiace vederlo salito” dopo le elezioni ma non si puo’ comparare “l’attuale incertezza politica da transizione con quella dell’autunno 2011: allora la finanza pubblica non era stabilizzata”. E’ quanto ha detto il premier Mario Monti da Bruxelles, in occasione del summit europeo.

Per il presidente del Consiglio, il differenziale tra rendimenti BTP e bund tedeschi a dieci anni non sta insomma salendo perchè “ora l’Italia ha una finanza pubblica sana”, anche perche’, oltre alle manovre di consolidamento di bilancio, esiste “quel meccanismo antispread che ha avuto la sua copertura morale e politica” nel vertice di giugno.

Monti ha lasciato anche un “testamente politico” sull’Europa, parlando ai giornalisti al termine della prima giornata del vertice Ue, a cui presiederà molto probabilmente per l’ultima volta.

“L’Europa siamo noi, un noi più ampio. Per farsi ascoltare in Europa, per orientare le politiche europee nel senso della visione italiana dell’Europa e degli interessi dell’Italia, occorre essere creduti, rispettati, e parlare con forza”.

E nonostante la crescita di “posizioni populiste e anti europee“, l’Italia “ha potuto negli ultimi tempi spostare l’attenzione” delle politiche europee “dalla concentrazione quasi esclusiva sulla disciplina di bilancio alla crescita, anche se molto resta ancora da fare”.

In questo senso, ha concluso Monti, a questo Consiglio europeo “abbiamo ottenuto qualcosa di importante”, con il riconoscimento della ‘priorità agli investimenti favorevoli alla crescita’ nelle conclusioni del vertice, e della possibilità di usare per ‘investimenti pubblici produttivi’ i margini esistenti nel Patto di stabilità. Conclusioni per le quali “la voce italiana è stata determinante”.

Monti ha ricordato ai leader europei che l’Italia “ha rigorosamente rispettato tutti gli impegni presi” e per questo dovrebbe ora poter sfruttare i margine di manovra disponibili per creare “posti di lavori stabili e di migliore qualita’ alleggerendo il cuneo fiscale sui nuovi contratti a tempo indeterminato, favorendo l’apprendistato dei giovani e rafforzando i servizi per l’infanzia”.

“Forme di flessibilita’ controllata – sottolinea Monti – consentirebbero di accompagnare un programma credibile di risanamento dei conti pubblici con azioni a sostegno dell’economia”.