Società

Monti: toglieremo Imu a metà delle prime case

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ROMA (WSI) – “L’Imu sarà ridotta gradualmente a partire dal 2013 rendendola ancora più progressiva per eliminarla da circa la metà delle prime case’. Mario Monti chiarisce però che restituire l’imposta significherebbe solo favorire i più ricchi.

Il premier uscente ha confermato che manterrà la promessa di abbassare le tasse, spiegando che un conto è dover ricondurre al pareggio un bilancio dissestato in poco tempo, come era quello italiano un anno e mezzo fa, altro è disegnare un futuro di 5 anni partendo da un bilancio pubblico strutturalmente in pareggio.

ATTACCO A BERLUSCONI. Mario Monti considera “sprezzante e superficiale” la critica mossa da Silvio Berlusconi sulla sua trattativa sul bilancio Ue. Il premier osserva che Berlusconi “non affronta le cifre forse perché il confronto con sette anni fa non è favorevole. Mentre altri propongono munifici e immaginifici regali ai contribuenti, che farebbero sì che tra un anno dovrebbe tornare qualche professore a governare l’Italia, noi proponiamo una riduzione delle tasse graduale, responsabile, aggredendo contemporaneamente la spesa pubblica, cosa che i governi precedenti hanno fatto molto poco, e andando avanti nella lotta all’evasione”.

“IN LOMBARDIA VOTARE ALBERTINI. Monti ha anche proposto che i benefici della lotta all’evasione ritornino ai contribuenti onesti. “Ogni elettore e ogni candidato è libero di votare come crede, soprattutto in un movimento che nasce all’insegna della tolleranza e non della militanza di partito, ma la mia posizione come responsabile di questo movimento è molto chiara: il nostro candidato per la Lombardia è Albertini”, dice il Professore. “Credo che gli italiani siano sempre più maturi e sappiano distinguere le promesse fatte per decenni mai mantenute e le proposte che sono state fatte da persone messe alla prova da situazioni difficili come quelle dell’anno scorso”.

LAVORO, PIU’ FLESSIBILITA’. “La legge Fornero è un grosso passo avanti, ma abbiamo avuto dalla sinistra, dal Pd e dal sindacato legato al Pd, un blocco nella possibilità di andare oltre come avremmo voluto. Per questo facciamo la nostra proposta riformatrice, vogliamo andare avanti, vogliamo maggiore flessibilità sia in entrata sia in uscita, non lasciando i lavoratori allo sbando, ma migliorando il sistema di sicurezza sociale nel passaggio da un lavoro all’altro”. Il premier uscente ha anche detto che riducendo l’Imu “vogliamo non favorire i più ricchi, cosa che avverrebbe se ci fosse la restituzione; ma proponiamo di intervenire già dal 2013”.

LE PROPOSTE PER NON PAGARE LE TASSE. “Proponiamo l’aumento della detrazione sulla prima casa da duecento a quattrocento euro, il raddoppio delle detrazioni per ogni figlio a carico da cinquanta a cento euro con una detrazione di cento euro per anziani soli e disabili fino a un massimo di ottocento euro. Una riduzione di 2,5 miliardi che sarebbe sostenibile”, dice.