Monti (Triboo): oggi le imprese italiane comprendono i vantaggi della digitalizzazione
In un’intervista rilasciata al portale Italplanet da Riccardo Maria Monti, presidente di Triboo, gruppo attivo nel settore digitale (e che controlla questa testata), è stato affrontato il tema della digitalizzazione delle Pmi italiane anche alla luce del piano annunciato lo scorso 27 maggio dal premier Conte per la ripresa dell’Italia che al primo punto ha proprio lo sviluppo tecnologico del Paese.
L’indice Desi, che misura i progressi nel grado di digitalizzazione di un Paese, vede l’Italia al penultimo posto in Europa. Secondo Monti “il ritardo dell’Italia è a macchia di leopardo, ma è molto grave nel complesso. Siamo molto avanti per quanto concerne la diffusione degli smartphone ma abbiamo un ritardo molto forte sul fronte dell’e-commerce e sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione. La macchina amministrativa è ancora lontana anni luce dalla capacità di erogare servizi per via digitale. Forse l’emergenza Covid-19 darà una spinta al questo processo, imparando a lavorare anche in remoto”.
Oltre l’80% delle Pmi dichiara di avere un sito internet ma non tutti sono performanti e aggiornati. “La crisi ha forzato anche i più scettici a farsi vedere e sentire, migliorando la loro presenza online. C’è molta attenzione su questo mondo, non ha senso non avere una presenza sostanziale sul web per farsi conoscere e avviare processi sul digitale” ha chiarito Monti.
“Dal mio punto di vista – chiarisce il manager – è un’onda ormai che sta travolgendo tutto in senso positivo. Le aziende hanno capito, ci stanno chiedendo come fare e stanno investendo. A fronte di una percezione sempre più forte di questa esigenza spesso però le difficoltà finanziare fanno essere timidi anche quelli più convinti. Il cambio di passo potrà arrivare anche grazie agli incentivi messi a disposizione dal governo e uno degli impieghi primari sarà proprio l’upgrade dei processi in digitale”.
Monti ha poi ricordato che la presenza sul web è importante anche per favorire l’internazionalizzazione delle imprese perché consente di vendere prodotti a livello globale senza barriere. In particolare è importante essere attivi sui grandi marketplace come Amazon e Alibaba dove avviene il 70% dell’e-commerce al mondo. Per ingaggiare questi sistemi servono però risorse.
“Adesso anche l’Ice e il ministero degli Esteri, con il nuovo piano di promozione, stanno enfatizzando le risorse per aiutare le aziende più piccole ad aggregarsi per aumentare la visibilità sui marketplace – ha sottolineato il presidente di Triboo -. Il web è affollato e quindi serve anche un’importante attività di digital marketing per raggiungere i clienti potenziali ed emergere nei risultati dei motori di ricerca investendo nel Seo. Basti pensare che le prime cinque voci che compaiono nei motori di ricerca catturano il 95% della navigazione”.
“Quello che abbiamo visto nei mesi scorsi ha dato un grande impulso anche allo smartworking. In particolare si è registrato un forte aumento della produttività, facendo scomparire l’assenteismo. Con la crisi legata al coronavirus lo smartworking ha avuto una accelerazione di ameno 3 – 5 anni. Questa modalità di lavoro consente inoltre di ri-bilanciare la vita professionale con quella personale” ha evidenziato Monti.