New York – Che la luna di miele tra la stampa internazionale e il premier italiano Mario Monti fosse finita, lo si sapeva da tempo. Sembrano infatti lontani i tempi in cui la rivista Time gli dedicava la copertina, con l’interrogativo: “Can This Man Save Europe”?, ovvero, questo uomo è capace di salvare l’Europa?
Bisognerà aspettare un po’ per ottenere una risposta a questa domanda: sicuramente, secondo il Financial Times, Monti non sta salvando l’Italia. In un editoriale il corrispondente a Roma Guy Dinmore fa riferimento a “un esecutivo litigioso, una burocrazia radicata e un primo ministro concentrato sull’arena internazionale”: tutto questo, “mentre i problemi domestici dell’Italia sembrano crescere al di là della capacità del suo governo di tecnocrati di risolverli, in un momento in cui la crisi dei debiti europei si acuisce”.
Il quotidiano britannico punta il dito, tra le altre cose, contro i disaccordi che esistono tra il ministro dello Sviluppo Economico e dei Trasporti Corrado Passera e i suoi colleghi. “Oggi la situazione è una continua lotta di tutti contro tutti – ha ammesso un funzionario – Temo che stiamo entrando nella terza fase di questo governo: quella delle ricriminazioni, dopo la fase numero uno della luna di miele e la seconda, che ci ha riportati alla vita reale”.
Un consulente, che ha chiesto di non essere identificato, ha affermato che Monti ha perso interesse verso i problemi italiani, mentre è tutto concentrato sul suo ruolo crescente nel coordinare le risposte per affrontare la crisi dei debiti sovrani.
“L’Italia è nelle mani di burocrati che stanno facendo battaglia al cambiamento e il primo ministro non sta mostrando decisione – ha detto il consulente, aggiungendo che l’Italia “sta perdendo l’occasione ” di portare avanti le riforme reali di cui il paese ha disperatamente bisogno. “I mercati si renderanno conto prima o poi che l’Italia non ha fatto molte riforme”.
L’articolo parla anche del “fato”, che sembra giocare contro l’Italia, facendo riferimento ai “2 miliardi di euro che sono necessari per risollevare i settori industriale e agricolo” dopo la terribile serie di terremoti che ha colpito l’Emilia-Romagna.