Roma- Oltre a tagliare il rating della Francia, Moody’s ha confermato anche che l’outlook per le banche italiane rimane negativo. Lo ha scritto l’agenzia di rating Moody’s nel rapporto ‘Banking System Outlook: Italy’ pubblicato nella notte italiana.
A condizionare l’outlook, si legge nel report, sono quattro fattori: aspettative per condizioni operative sfidanti, ulteriore deterioramento della qualità degli asset, redditività che continua ad essere debole e accesso limitato al mercato del credito. Secondo Moody’s questi fattori si sono particolarmente intensificati nel corso del 2012 e il trend dovrebbe continuare.
Sebbene le posizioni patrimoniali siano migliorate, ha scritto Moody’s, i livelli di capitale restano vulnerabili e al di sotto di quelli delle principali banche europee. L’agenzia di rating ha sottolineato che l’outlook negativo per gli istituti di credito italiano è condizionato anche dal persistere di condizioni e rischi negativi che con molta probabilità resteranno per i prossimi 12-18 mesi. (TMNEWS)
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Moody’s Investors Service ha annunciato in tarda serata il downgrade del rating dei bond sovrani della Francia, che perde cosi’ la tripla A. Il nuovo rating e’ inferiore di un punto: da Aaa a Aa1. E l’outlook rimane negativo. Immediati Sell sull’ Euro, dopo la news del downgrade la moneta unica europea perde -0,22% sul dollaro.
L’agenzia di rating Usa afferma che lo scenario di lungo termine relativo alla crescita economica della Francia e’ influenzato negativamente da “sfide strutturali multiple”, “inclusa la graduale perdita di competitivtà e le rigidità del mercato del lavoro e dei servizi” afferma Moody’s in una nota, sottolineando che le prospettive fiscali della Francia sono “incerte in seguito al deterioramento delle prospettive economiche”. A questo si aggiunge il fatto che la “prevedibilità della resistenza della Francia a futuri shock dell’area euro è diminuita”: “l’esposizione della Francia ai paesi periferici dell’Europa e sproporzionatamente grande”, conclude l’agenzia.
Si tratta di un brutto colpo per il Presidente Francois Hollande e per i suoi tentativi di far quadrare il budget in una situazione di stallo dell’economia. f
Il downgrade di Moody’s segue quello annunciato lo scorso gennaio da Standard & Poor’s. Si tratta della conferma (tardiva) dello stato di impotenza in cui versa l’intera Europa, dove la Francia – che rappresenta la seconda economia in termini di pil dopo la Germania – si sta avvitando su stessa nel terzo anno di crisi del debiti sovrani che ha gia’ fiaccato Grecia, Spagna e Italia, con politiche economiche recessive e di austerita’ imposte da Bruxelles.
Proprio oggi l’Istat ha confermato la recessione che piaga l’Italia: il fatturato dell’industria e’ calato -4,2% a settembre. I grandi media e le TV non ne parlano ma questi sono chiaramente gli effetti delle politiche economiche del governo Monti/Ue, ennesimo segnale che il crollo dell’economia in Europa e soprattutto nel nostro paese si sta aggravando.
L’agenzia di rating Moody’s, poi, mette in allarme l’Italia: le prospettive per il sistema bancario italiano restano negative, fa sapere. “Anche se le banche italiane hanno rafforzato le prorpie posizioni di capitale – si legge – i livelli restano vulnerabili e al di sotto del livello degli altri sistemi bancari europei.
Dopo la diffusione della news del downgrade, il ministro francese dell’Economia, Pierre Moscovici, ha detto che la perdita della tripla A indurrà il governo di Parigi «ad attuare rapidamente» le sue riforme. La Francia ha «ancora un buon rating», ha affermato il ministro, aggiungendo: «Questa decisione riguarda la situazione lasciata dai nostri predecessori: perdita di competitività, crescita debole, deficit in aumento«. «È una sanzione della gestione del passato che ci incita ad attuare rapidamente le nostre riforme», ha proseguito il titolare di Bercy, che ritiene si debba prendere questa notizia «con calma».
Anche perchè Moody’s riconosce al governo di Parigi «le riforme che abbiamo lanciato: il patto di competitività, la nostra agenda di riforme, il risanamento dei conti pubblici», ha continuato. Moscovici cita quindi «tre punti fondamentali»: «ottenere la stabilità della zona euro», attuare il «patto di competitività», presentato a inizio novembre dal governo socialista del presidente Francois Hollande, e condurre in porto «la trattativa sul mercato del lavoro».
Per lui, per sfuggire al downgrade, ci sarebbe voluta «un’inversione» dei dati sul debito pubblico. Ma questo, ha osservato, «era impossibile». Nei giorni scorsi, si sono succedute le critiche sulle condizioni dell’economia francese. Secondo la stampa tedesca, alcuni consiglieri della cancelliera tedesca Angela Merkel hanno sottolineato che attualmente la Francia è il «vero» problema della zona euro. Mentre ha fatto scalpore l’ultima copertina del settimanale britannico “The Economist”, che ritiene Parigi una «bomba ad orologeria al cuore dell’Europa».