L’agenzia americana Moody’s, che oggi ha abbassato a D+ da C- il proprio giudizio sulla capacità finanziaria (Financial Strenght Rating) manterrà “tutti i rating di Bpi e Efibanca sotto osservazione per un possibile downgrade”. In base a quanto si legge nella nota inviata da Moody’s, il processo di esame del rating iniziato lo scorso 13 maggio era focalizzato “inizialmente, sull’impatto esercitato sul profilo di rischio e sulla capitalizzazione della Banca Popolare Italiana dal suo tentativo di offerta per Antonveneta e da una sua conclusione positiva”.
Ora – aggiunge Moody’s – è difficile che la conclusione dell’esame avvenga “prima che giungano a termine le varie azioni legali e di regolamentazione e sia chiaro l’esito dell’offerta o lo stato delle partecipazioni dirette e indirette di Bpi in Antonveneta”.
Tuttavia – conclude la nota – “ulteriori azioni di Moody’s sul rating potrebbero verificarsi prima che queste vicende raggiungano una conclusione, nel caso in cui emergano o possano divenire evidenti elementi significativi che possano impattare sul profilo finanziario e commerciale della banca”.