Di fronte a uno scenario macro caratterizzato da forti incertezza, le aziende del Vecchio Continente tirano i remi in barca, posticipando così i piani di investimenti. Ne deriva che nel 2018 le aziende dell’area Europa, Medio Oriente e Africa hanno accumulato 1,1 mila miliardi di euro di contanti, in crescita del 15% rispetto all’anno precedente.
Lo evidenzia uno studio di Moody’s Investor Service, secondo cui “il rallentamento economico atteso in Europa ridurrà la generazione di liquidità in alcuni settori”, ha affermato l’agenzia di rating del credito.
Moody ha affermato che dopo essere sceso per due anni consecutivi a 200 miliardi di euro nel 2017 da 232 miliardi di euro nel 2015, le disponibilità in contanti delle prime 10 società sono balzate del 30% nel 2018 a 260 miliardi di euro.
In testa alla classifica spicca il colosso energetico Saudi Aramco, con 42,885 miliardi mentre la prima delle italiane – decima nella classifica – è Eni con 17,388 miliardi. Al secondo posto, dopo Saudi Aramco, si posizione la tedesca Volkswagen con 37,545 miliardi seguita dalla francese EdF (con 34,198 miliardi). Alle loro spalle altre due compagnie petrolifere, Total (25,998 miliardi) e Royal Dutch Shell (23.392 miliardi).