La crescita dell’economia italiana rimarrà ben inferiore al +2%, sia quest’anno, che l’anno prossimo. E lo stesso avverrà per altri paesi dell’Eurozona, come Germania e Francia. Il verdetto arriva da Moody’s che, in media, ritiene che l’economia dell’area euro segnerà un rialzo dell’1,3% sia nel 2017 che nel nel 2018. Nel suo ultimo outlook dedicato allEurozona, Moody’selenca i punti chiave del 2017.
- l’outlook sui debiti sovrani rimane stabile nel 2017.
- I rating riflettono una crescita del PIL (dell’area euro) smorzata.
- I tassi di crescita dell’Eurozona saranno dell’1,3% nei prossimi due anni e varieranno da paese a paese.
- La probabilità di ulteriori uscite dall’Unione europea (dopo la Brexit del 2016) o dall’Eurozona è molto bassa.
Dal report di Moody’s emerge che “alcuni Paesi più piccoli – come Irlanda, Lussemburgo, Malta e Slovacchia – dovrebbero registrare una crescita più forte e superiore al ritmo +3% in entrambi gli anni. Altri, come Grecia, Spagna e Slovenia, cresceranno invece più lentamente, ma più della media della zona euro”.
E un avvertimento sull’aumento dei rischi politici arriva da Sarah Carlson, Senior Vice President di Moody’s e co-autrice del report.
“In alcuni paesi dell’area i crescenti rischi politici potrebbero minare gli attuali sforzi di riforma”.
Moody’s cita le elezioni in Francia, Germania e forse anche in Italia.
“L’ampia portata e l’ubiquità dei cambiamenti politici in corso indicano che che l’impatto delle prossime elezioni potrebbe essere più significativo da un punto di vista dei meriti di credito di quanto non lo sia di solito”.