Le prospettive traballanti dell’economia globale e le conseguenti incertezze sull’andamento dei mercati azionari ha spinto Morgan Stanley a consigliare i bond a lunga scadenza. Mentre il rendimento aggregato dal Bloomberg Global Developed Sovereign Bond Index è sceso allo 0,88% ieri (il livello più basso da aprile), l’azionario globale (MSCI All Country World Index) ha ceduto l’8%. E’ il ritorno al “flight to quality” quello che, al momento, si sta osservando.
Mentre la Fed ha ribadito che i rialzi dei tassi, nel corso del 2016, si faranno, le controparti giapponesi e europee, nel tentativo di rivitalizzare le rispettive economie, faranno il possibile per proseguire la linea monetaria accomodante. Stando così le cose una strategia può quindi consistere nel puntare sulla sicurezza dei titoli di stato, che garantiranno i migliori guadagni (in conto capitale) nel momento in cui i rendimenti saranno scesi.
“Assumete posizioni lunghe”, consigliano dunque Matthew Hornbach e Guneet Dhingra dalla base newyorchese di Morgan Stanley, “le banche centrali sosterranno la scommessa sul lungo termine, visto che ci si aspettano dati economici sotto le attese”.
In particolare sono la Banca centrale europea e la Bank of Japan ad aver annunciato che i target d’inflazione verranno adeguatamente perseguiti con eventuali allentamenti ulteriori della politica monetaria. La prima potrebbe passare all’azione nel prossimo meeting di marzo, la seconda forse non si muoverà al termine dell’incontro di domani, stando alle attese degli analisti, ma probabilmente lo farà entro l’anno.
Tra gli analisti che puntano sull’obbligazionario europeo c’è anche il bond manager Kei Katayama, Daiwa Sb Investments è : “Tutte le banche centrali sono preoccupate”, ciò fa pensare che le loro politiche monetarie lasche aiuteranno i bond.
Fonte: Bloomberg