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Morgan Stanley: confermato il “peggior scenario” sui mercati

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Un nuovo avvertimento per i mercati arriva da Christopher Metli di Morgan Stanley: le mosse di oggi non sono guidate da una vendita sistematica ma sembrano più essere vendite indiscriminate. Morgan Stanley conferma così lo “scenario peggiore” di JP Morgan espresso in una riflessione sui rischi di una correlazione obbligazionaria-azionaria, salita verso un territorio positivo, dopo essere stata prevalentemente negativa dalla crisi di Lehman Brothers.

Secondo Jp Morgan, questo circolo vizioso di riduzione della leva finanziaria potrebbe essere bloccato, e lo è stato nel passato, dai dip-buyer provenienti da afflussi al dettaglio: questi scoppi di correlazione rischio-parità sono stati in passato attenuati dagli afflussi dei mercati azionari. In particolare, i flussi di ETF azionari da inizio anno hanno superato la soglia dei 100 miliardi di dollari, un ritmo record secondo la società finanziaria.

Se questi flussi di ETF azionari, che secondo JP Morgan sono in gran parte guidati dagli investitori al dettaglio, iniziassero a invertirsi, non solo si ridurrebbe il mercato azionario, ma il conseguente aumento della correlazione tra obbligazioni e obbligazioni indurrebbe con tutta probabilità il rischio da fondi a parità di rischio e fondi comuni bilanciati, ingigantendo l’eventuale pioggia di vendite del mercato azionario.

Secondo Morgan Stanley gli strappi al ribasso non sarebbero quindi guidati da vendite sistematiche, quanto piuttosto indiscriminate, le quali rendono il mercato ancora a rischio di shock negativi. I tassi di interesse reali oggi hanno toccato il massimo dal 2015, indicando condizioni finanziarie più rigide. Questi alti e bassi sono una normale reazione allo shock del selloff di lunedì ma significano comunque che il mercato resterà instabile nei prossimi giorni.