MILANO (WSI) – I raid russi intorno alla città siriana di Aleppo “favoriscono direttamente l’Isis” aveva detto ieri l’inviato speciale del presidente Barack Obama per la coalizione internazionale contro gli estremisti islamici, Brett McGurk. Un’accusa che non è rimasta a lungo senza risposta: stamattina è il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, a replicare duramente alle accuse di Washington.
Bisogna prestare attenzione al fatto che la situazione è simile a quando gli americani hanno bombardato un ospedale nella città di Kunduz (Afghanistan) o posizioni dell’esercito iracheno a Fallujah: seguono subito dopo, come sempre, infondate affermazioni contro la parte russa per sviare i tutti i sospetti da se stessi.
Konashenkov, infatti, annuncia che ieri sarebbero stati proprio gli Usa, con due aerei A-10 Thunderbolt II a bombardare Aleppo distruggendo nove edifici in un momento nel quale, si precisa, non erano in atto raid russi nei pressi della città. Il portavoce ha poi contestato la responsabilità, attribuita molte volte dalle forze occidentali alla Russia, di colpire bersagli non appartenenti alle milizie dello Stato Islamico:
Più e più volte dal Dipartimento della Difesa si sente la vecchia canzone che l’aviazione russa sta eseguendo attacchi non solo contro i terroristi dell’Isis. I raffinati esperti occidentali devono sapere che non tutti i terroristi in Siria stanno camminando con bandiere nere e scritte sulla schiena, relative a un raggruppamento terrorista.
Infine, l’affondo sui media occidentali:
Se guardate come i media occidentali presentano l’informazione, sembra che le città non controllate dal governo siriano siano piene di opposizione pacifica e di attivisti per i diritti umani.