SIENA (WSI) – Aumento di capitale da 5 miliardi e taglio delle sofferenze nette per 10 attraverso una maxi-cartolarizzazione col sostegno del Fondo Atlante. Sono questi i punti cardine del piano che il Monte dei Paschi ha inviato in queste ore alla Bce, il cosiddetto “capital plan”.
Il piano è stato presentato a Francoforte, che dovrà dare ora il suo via libera prima del consiglio di amministrazione dell’istituto di Rocca Salimbeni fissato per venerdì, giorno degli stress test, quando dovrà approvare i conti della semestrale e, nel caso, l’intera operazione.
Il capital plan presentato alla Banca centrale di Mario Draghi prevede un aumento di capitale per MPS da 5 miliardi, sei volte l’attuale valore di Borsa del Monte (837 milioni di euro), senza ricorso agli aiuti pubblici. Proprio per l’aumento di capitale, sono al lavoro diverse banche d’affari internazionali guidate da Mediobanca e JpMorgan, ma gli altri nomi che trapelano sono quelli di Morgan Stanley, Goldman Sachs e Bofa Merrill Lynch e via via fino ad allungarsi a 20 gruppi. Sarà il Fondo Atlante a farsi carico di acquisire le sofferenze in portafoglio a Siena e proprio lunedì scorso lo stesso Fondo ha raccolto il via libera da parte delle casse dell’Adepp per 500 milioni. Altrettanti ne arriveranno dalla Sga (Banco Napoli).
Una prova dei fatti per l’istituto senese che ieri in Borsa ha toccato il minimo a 26,1 centesimi prima di risalire a 29,75, mentre oggi invece il titolo sale. Al mercato piace soprattutto il piano di smaltimento di sofferenze con la cessione immediata in una tranche di 10 miliardi di crediti deteriorati e non in più operazioni diluite in due anni come chiedeva la Bce. “Una soluzione di mercato come viene definita e come si aspettava il governo, secondo quanto reso noto dal commissario alla spending review e consigliere economico di Palazzo Chigi, Yoram Gutgeld.
“Confidiamo ci sia una soluzione di mercato. L’obiettivo che crediamo raggiungibile è che ci sia una soluzione di mercato che preveda una prima fase di alleggerimento delle sofferenze e una seconda fase di ricapitalizzazione”.