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MPS: AVVISI DI GARANZIA PER L’AFFARE CARIPRATO

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Il sostituto procuratore di Siena, Carlo Maria Capristo, ha inviato 17 avvisi di garanzia per false comunicazioni sociali, in merito alla vicenda dell’acquisizione da parte della banca senese della Cassa di risparmio di Prato.

Il provvedimento riguarda i membri della deputazione (consiglio d’amministrazione) del Monte dei Paschi di Siena in carica nel periodo dal 1992 al 1995, oltre che ai tre direttori generali, Carlo Zini, Vincenzo Pennarola e Divo Gronchi, che si sono succeduti in quegli anni, ai sindaci revisori e ai capi della Ragioneria.

Il pm ha chiesto un incidente probatorio davanti al giudice per le indagini preliminari al fine di verificare verbali e perizie tecnico-contabili sui bilanci di quel periodo.

A quanto si è appreso, la vicenda verterebbe su 430 miliardi di fidejussione del Fondo interbancario di tutela dei depositi, in particolare su come sono stati riportati nei rendiconti finanziari del Monte dei Paschi, questione su cui c’era stata anche un’indagine della guardia di finanza nel ’97.

“Il procedimento in atto metterà in evidenza che non ci sono irregolarità. La magistratura avrà modo di verificare che l’operato è stato legittimo”, ha affermato Alberto Bruschini,
direttore generale della Cassa di risparmio di Prato ed anch’egli interessato al provvedimento in quanto membro della deputazione negli anni presi in esame dalla magistratura.