Economia

Mps, Cda: incertezze pregiudicano continuità aziendale

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SIENA (WSI) – Alcuni elementi di rilevante incertezza potrebbe pregiudicare la continuità aziendale. Così si legge nei documenti pubblicati dal cda di MPS in vista dell’assemblea che si terrà il 12 aprile per approvare il bilancio 2016.

A febbraio è terminata l’ispezione della Bce sui crediti della banca senese, iniziata a maggio dellanno scorso,e riguardante la classificazione dei crediti, i livelli di copertura e la valutazione delle garanzie dei crediti deteriorati, con riferimento alla data del 31 dicembre 2015, ma ancora mancano gli esiti definitivi. Intanto in attesa dei risultati, Mps ha fatto le sua valutazioni e  approfondimenti che hanno comportato interventi sulle metodologie e sui parametri utilizzati ai fini della valutazione dei crediti deteriorati.

“Il bilancio 2016 è stato redatto ritenendo appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale ma si ammette anche l’esistenza di taluni elementi di rilevante incertezza, che potrebbero pregiudicarla”.

Quali sono questi elementi che potrebbero pregiudicare la continuità dell’azienda?

“Le incertezze riguardano l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie per l’accesso alla misura di Ricapitalizzazione precauzionale che presuppone l’approvazione del Piano di Ristrutturazione, sottoposto alla Dg Comp della Commissione Ue, i possibili impatti… sulla valutazione di solvibilità dell’ispezione della Bce sul portafoglio crediti e l’esecuzione delle azioni previste dal Piano di Ristrutturazione”.

Il piano di ristrutturazione – scrive MPS- mostra, nell’arco temporale considerato, un ritorno ad una ‘ordinaria’ redditività tale da consentire l’uscita dello Stato ed il ripristino, post aumento di capitale, di livelli adeguati di patrimonializzazione nonché una riduzione dei crediti deteriorati nel pieno rispetto dei target richiesti dalla Bce.

Intanto oggi il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan  incontrerà la commissaria europea alla concorrenza Margrethe Vestager per discutere prevedibilmente le richieste di ricapitalizzazione precauzionale di Mps e quelle delle due banche venete, Pop Vicenza e Veneto Banca.