Banca Mps oggi ha svelato il nuovo piano industriale 2022-2026, dove ha promesso di diventare una banca commerciale “clear and simple”. Confermati 4000 esuberi e una revisione della rete commerciale, con la chiusura di 150 filiali.
Il piano prevede 2,5 miliardi di aumento di capitale pagato dai noi contribuenti, l’accorpamento di alcune direzione per ridurre i costi, il potenziamento di Banca Widiba e la sua rete di consulenti finanziari.
“Presenteremo la richiesta alla Bce e siamo abbastanza sicuri che sarà approvata la proroga del piano di ristrutturazione. L’assemblea la convocheremo in agosto con la semestrale e sarà intorno alla metà di settembre, il varo del piano per l’aumento sarà poi nel quarto trimestre”, ha affermato Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Mps.
BofA, Citigroup, Credit Suisse e Mediobanca agiranno in qualità di joint global coordinator dell’operazione.
Analisi tecnica su Mps
Mps in flessione del 2,99% sui valori precedenti. La partenza è stata promettente per il titolo, che ha esordito a 0,692 euro, risultando inferiore ai picchi della giornata precedente, per poi peggiorare nell’arco di tutta la seduta e terminare a 0,665. La trendline del titolo su base settimanale si muove parallelamente a quella dell’indice di riferimento, ad evidenza del fatto che il movimento di Monte Paschi subisce la pressione del mercato a cui fa riferimento, piuttosto che gli eventi legati al titolo stesso.
Dal punto di vista tecnico, osserviamo un peggioramento della situazione per Banca Monte dei Paschi, con potenziali perdite fino all’area di supporto più immediata vista a quota 0,6535. Improvvisi rafforzamenti scardinerebbero invece tale scenario, con un possibile target sulla resistenza più immediata individuata a 0,688. Le attese per la sessione successiva sono per una continuazione del ribasso fino all’importante supporto posizionato a quota 0,642.