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Mps e turbolenze titolo. “Ma quale pandemonio”, dice l’AD Viola

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MILANO (WSI) – I vertici di Mps, Consob e Piazza Affari tentano di rassicurare gli investitori dopo le forti oscillazioni del titolo Mps nei primi giorni del maxi aumento di capitale da 5 miliardi.

Ieri, nel suo terzo giorno di aumento di capitale, le quotazioni sono crollate -20,08% a 1,77 euro. Vendite anche sui diritti che hanno ceduto -7,68% a 18,39 euro. Nelle giornate di lunedì e martedì, il titolo Mps era riuscito a fare prezzo solo in chiusura, con rialzi fino a +20%.

Oggi, prima seduta “normale”, con le quotazioni che perdono -1,13% a 1,751. Raffaele Jerusalmi, l’amministratore delegato della società che gestisce Piazza Affari, ha affermato che l’avvio della negoziazione in Borsa dei diritti relativi all’aumento di capitale da 5 miliardi di euro di Mps è stato gestito “benissimo” da Borsa Italiana. E ha parlato di “casino”.

“Si sta facendo molto casino per una cosa marginale, perché il 95% del capitale di Mps, cioè i diritti, è stato negoziato fin dal primo giorno”, ha detto, a margine di un convegno in Borsa organizzato dal Fondo italiano d’investimento.

“E’ stato fatto un lavoro straordinario, non ci sono stati problemi. Certi aumenti di capitale iperdiluitivi creano dei problemi tecnici”.

“Bisogna sempre operare nell’interesse del mercato”, ha concluso il manager sottolineando che anche nel caso della gestione dell’aumento di Mps “le difficoltà sono state marginali”.

Ha difeso la performance del titolo anche l’amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola. “Ci sono stati due giorni di volatilità. Ma, vista la dimensione dell’aumento, il termine pandemonio non mi sembra il termine esatto”, ha dichiarato Viola, presente allo stesso evento a cui ha partecipato Jerusalmi.

E il presidente della Consob ha sottolineato che “la Consob continua a monitorare” l’andamento del titolo.

“Gradualmente – ha aggiunto – il prezzo dell’azione va allineandosi al valore di chiusura dell’operazione”.