SIENA (WSI) – Colpo di scena nel caso della morte di David Rossi, capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena ritrovato cadavere in un vicolo dietro l’istituto di Rocca Salimbeni.
Dalle prime ricostruzioni si era pensato al suicidio. David Rossi sarebbe caduto a terra dopo essere precipitato dalla finestra del suo ufficio della banca senese il 6 marzo 2013. Ma la famiglia e la moglie Antonella Tognazzi hanno da sempre sostenuto che non si trattasse di suicidio e pochi mesi hanno ottenuto la riapertura del caso.
Il 6 aprile scorso la salma dell’uomo è stata riesumata su ordine della Procura di Siena e oggi un video choc pubblicato dal New York Post getta nuova luce sul caso avvallando la tesi per cui quello di Rossi non fu suicidio ma omicidio.
Nel video mostrato a poche ore dalla simulazione della caduta del corpo ed il sopralluogo negli spazi dove avvenuta la morte di David Rossi, fissato per il 25 giugno si vede il momento in cui il capo della Comunicazione del MPS cade a terra e agonizzante arrivano due uomini, uno dei quali si avvicina a Rossi come se si stesse accertando delle sue condizioni e poi si allontana, mentre sulla sfondo un altro rimane lontano e quasi nascosto da un furgoncino parcheggiato. Le immagini sarebbero state riprese da una delle telecamere di sorveglianza poste all’esterno della banca.
In realtà come riporta Il Fatto Quotidiano non ci sarebbe nessun mistero visto che i due uomini sarebbero Giancarlo Filippone e Bernardo Mingrone, entrambi sono stati sentiti dai pm già nel 2013.
“Il primo, che nel video è quello con piumino e berretto, è un collega del manager nonché amico dell’ex responsabile della comunicazione di Mps. Era stato allertato dalla moglie di Rossi, Antonella Tognazzi, che non vedeva tornare a casa il marito: a fine pomeriggio Rossi l’aveva avvisata che stava rientrando, dopo un’ora la donna, preoccupata, avvisa Filippone e altri amici della banca. L’altro uomo che si vede nel video con il cappotto è Bernardo Mingrone. All’epoca capo della vicedirezione generale finanza di Mps e oggi ai vertici di Unicredit. La sera del 6 marzo 2013 era uno dei pochi, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti di Siena, che si trovava nella sede di Rocca Salimbeni. Entrambi sono stati sentiti dai pm già nel 2013”.