ROMA (WSI) – Dopo le dimissioni dell’ad Fabrizio Viola, l’affaire Monte dei Paschi di Siena continua ad essere uno dei principali grattacapi del ministro dell’economia Pier Carlo Padoan.
Nel corso del vertice dei ministri delle finanze dell’Eurogruppo a Bratislava, il ministro si è dichiarato pienamente fiducioso che le dimissioni dell’ad della banca più antica del mondo, il Monte dei Paschi di Siena non influenzeranno il piano per la raccolta dei capitali.
“Sono molto grato a Fabrizio Viola per il lavoro fatto in un momento difficile per Mps, l’ha rafforzata affrontando due aumenti di capitale e sono convinto che la scelta di un nuovo a.d., mi auguro in tempi rapidi, rafforzi il piano e non lo modifichi”.
Queste le parole del titolare del dicastero di via XX Settembre che spera che il nuovo ad di MPS sia nominato rapidamente. E voci insistenti danno come possibile successore di Viola, l’ad di Merrill Lynch, Marco Morelli che avrebbe ricevuto un preliminare e del tutto informare via libera dalla Bce dopo una verifica svolta dal consulente dell’istituto centrale guidato da Mario Draghi, Egon Zehnder. Indiscrezioni parlano inoltre di contatti già avvenuti tra Morelli e Padoan ma per ora nulla di ufficiale.
Certo è che la nomina in tempi rapidi del nuovo amministratore delegato che andrà a sostituire Fabrizio Viola è il segno di una netta inversione di tendenza che si sta realizzando all’interno del Monte dei Paschi di Siena che sembra pronta così a tagliare definitivamente tutti i ponti con il passato.