Si preannuncia bollente l’estate 2024 per il Monte dei Paschi di Siena. La data da segnare è il 2 luglio quando scadranno i tre mesi, annunciati durante l’ultima dismissione avvenuta ad aprile, per cui il Tesoro potrebbe avviare la vendita di un’ulteriore quota del 10%.
Mps: nuove mosse del Tesoro in vista
Si riapre così la finestra che consente al Tesoro di cedere ulteriori pacchetti di partecipazione dell’istituto senese, di cui detiene oggi il 26,7%. E’ un articolo di Repubblica a ipotizzare che tra luglio e agosto, via XX settembre potrebbe cedere un ulteriore 10% del Monte dei Paschi, riuscendo così ad incassare una somma di 550 milioni di euro in caso di vendita del 10% a 4,45 euro per azione.
A fine marzo ci fu la vendita-lampo dello Stato. Il Mef avviò una procedura accelerata di raccolta ordini per la cessione di n. 157.461.214 azioni ordinarie della banca senese corrispondenti a circa il 12,5% del capitale sociale dell’istituto di credito, attraverso un consorzio di banche costituito da BofA Securities, Citigroup Global Markets Europe AG, Jeffries e Mediobanca in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners, con l’obiettivo di promuovere il collocamento delle suddette azioni presso investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri.
L’operazione che si concluse in poche ore, venne realizzata con uno sconto inferiore rispetto a quello di quasi il 5% dell’operazione di novembre e ha finito per portare la quota del ministero dell’Economia nel capitale di Mps dal 39,23% al 26,73% del capitale a 4,15 euro per azione, per un totale di 650 milioni di euro.
Ritornano le voci sul risiko bancario
Sullo sfondo rimane aperta la possibilità di un accordo con Bper e Unipol. Secondo le ricostruzioni emerse negli ultimi giorni, riportate da Radiocor, ad avere un ruolo cruciale potrebbe essere proprio Unipol, partendo dal possibile riassetto della joint venture tra Mps e Axa.
La fine dell’alleanza con il gruppo francese sarà nel 2027 ma MPS potrebbe riacquistare le quote di Axa e mettere in campo nuove sinergie. In questo frangente potrebbe subentrare Unipol e “cercare di costruire un asse con Monte dei Paschi sostituendosi ai francesi” scrive l’agenzia.
Come osservano gli analisti di Intermonte, l’eventuale mossa – che probabilmente richiederà tempo per maturare – riaprirebbe immediatamente le speculazioni sulla volontà del gruppo bolognese di dare vita a un terzo polo bancario che unisca gli asset di Siena con quelli degli istituti di cui è già primo azionista.