MILANO (WSI) – Dopo non essere riuscito a fare prezzo per gran parte della mattinata di contrattazioni, il titolo Mps torna nelle contrattazioni di Borsa e cede oltre -16% a 1,855 euro. Le quotazioni hanno aperto in calo -10%, poi il titolo è stato sospeso per eccesso di ribasso, entrando in asta di volatilità , con uno scivolone che ha superato -20% a 1,756 euro.
Nella giornata di ieri, il titolo è rimasto in asta di volatilità per tutto il corso della seduta, per poi chiudere con un rialzo +20% nel finale. Lo stesso trend si era manifestato lunedì.
Unicredit riporta in un suo report che dal 10 a 20 giugno (incluso) nell’indice Ftse Mib verranno calcolati diritti e azione ordinaria Mps in base a prezzi di mercato e la dummy line a EUR1 mentre dal 23 al 27 giugno (incluso) il valore dei diritti sarà calcolato sui prezzi dell’azione sottostante.
“Vediamo alla fine del percorso. Adesso sta scendendo…”. Così Alessandro Profumo ha risposto ai giornalisti a margine dell’assemblea annuale di Confindustria Firenze, commentando i recenti rialzi del titolo.
“Ci sono tutta una serie di tematiche tecniche che portano a questa grande pressione sul prezzo del titolo. In tutti gli aumenti di capitale ci sono delle forti oscillazioni dei prezzi, dei diritti. Adesso da noi c’è un tema tecnico legato al volume dell’aumento di capitale rispetto alla capitalizzazione. Faremo poi tutte le valutazioni quando sarà concluso l’aumento, e questo accadrà a breve”.
Profumo ha sottolineato come l’aumento di capitale in corso sia importante: “Qualche mese fa molti lo ritenevano impossibile. Noi abbiamo sempre detto che ce l’avremmo fatta e credo che questa sia una soddisfazione grandissima per tutti i nostri dipendenti”. Profumo ha quindi ribadito, ancora una volta, come lo Stato “quando ha accompagnato Mps si sia assunto un rischio. Certamente oggi ha un ritorno su quell’investimento molto consistente”.