NEW YORK (WSI) – “Il governo irlandese non deve appellarsi alla decisone dell’Unione europea. Dovrebbe semplicemente scrivere una lettera di vaffa***. Questo e’ di quello di cui avrebbero bisogno a Bruxelles”.
Non usa mezzi termini, Michael O’Leary, numero uno di Ryanair – la compagnia aerea irlandese low-cost -intervistato dal The Guardian, dopo la decisione della Commissione europea, che ha parlato di aiuti illeciti del governo irlandese a favore di Apple e che ha costretto l’Irlanda ad accettare dal colosso Usa 13 miliardi di euro di tasse arretrate .
Meno colorito ma altrettanto duro il commento di Tim Cook, numero uno di Apple che, in un’intervista all’Independent, ha detto: “Nessuno ha fatto niente di male qui”. Per Cook, la questione e’ politica: “L’Irlanda e’ stata preso di mira. E’ una schifezza politica” ha detto, commentando le accuse del commissario europeo per la concorrenza Margrethe Vestager, secondo cui Apple avrebbe pagato solo lo 0,005% delle tasse nel 2014.
“Non si sa dove abbiano preso quella cifra – spiega – Ogni anno Apple paga il 26% dei suoi profitti globali”.
Prendendo proprio come esempio quell’anno, Cook aggiunge che sarebbero stati versati 400 milioni di dollari, e quindi Apple si sarebbe confermata anche alla stregua di contribuente numero uno dell’ Irlanda, nel 2014.
Ad ogni modo Apple non si da certo per vinta, e cercherà di fare tutto il possibile per ribaltare la sentenza:
“Lavoreremo a stretto contatto con l’Irlanda, in quanto l’obiettivo è lo stesso per entrambe. Nessuno ha fatto niente di male qui”.
Cook ha detto che Apple “andra’ avanti” con un’espansione a Cork, nonostante i dubbi sul futuro degli investimenti in tutta Europa.