Elon Musk ha venduto 7,92 milioni di azioni Tesla per un valore di 6,88 miliardi di dollari. L’amministratore delegato di Tesla Elon Musk ha venduto 7,92 milioni di azioni di Tesla per un valore di circa 6,88 miliardi di dollari, secondo una serie di documenti finanziari pubblicati martedì sera. Le transazioni sono avvenute tra il 5 e il 9 agosto, come hanno rivelato i documenti della SEC, dopo la riunione annuale degli azionisti di Tesla del 4 agosto ad Austin, in Texas.
Musk vende azioni Tesla: i precedenti
Non è la prima volta che Musk vende. All’inizio dell’anno, l’amministratore delegato di Tesla e SpaceX aveva dichiarato sui social media di non avere “in programma altre vendite di Tesla” dopo il 28 aprile.
Poi vi fu un’altra cospicua cessione, alla vigilia dell’annuncio di voler acquisire Twitter e in quel caso Musk cedette azioni Tesla per circa 8,5 miliardi di dollari, secondo quanto riporta Bloomberg.
Dopo la rivelazione delle ultime vendite di azioni di Musk, i fan e sostenitori di Tesla hanno chiesto al famoso CEO se avesse finito di vendere azioni del colosso di Palo Alto e se volesse poi riacquistarle in futuro. A tali domande Musk ha risposto: “Sì. Nel caso (speriamo improbabile) che Twitter costringa a chiudere questo accordo e che alcuni partner non si facciano avanti, è importante evitare una vendita d’emergenza di azioni Tesla”.
Musk, l’uomo ad oggi più ricco del mondo, è nel bel mezzo di una controversa battaglia legale con Twitter, il gigante dei social network che ha accettato di acquisire in aprile per circa 44 miliardi di dollari o 54,20 dollari per azione. L’8 luglio Musk ha detto di voler sospendere l’accordo accusando il board di Titter di non avergli fornito tutte le informazioni necessarie per procedere con l’acquisizione e di aver sottovalutato il numero di bot, spam e account falsi sulla sua piattaforma. Twitter ha fatto causa per assicurarsi che l’affare Musk vada in porto al prezzo promesso, che rappresenterebbe un guadagno per molti dei suoi azionisti.
Il social media ha intentato quello che dovrebbe essere uno dei processi aziendali di più alto profilo nella storia recente. La corte del Delaware presso cui è stata depositata la citazione dovrà stabilire se Musk sia vincolato all’offerta da 44 miliardi di dollari lanciata lo scorso aprile o se possa fare marcia indietro perché Twitter ha effettivamente violato i propri obblighi contrattuali. Ma il miliardario di origine sudafricana non se ne è stato con le mani in mano e ha intentato una controquerela ai danni della società.
All’inizio di maggio, Musk aveva ottenuto finanziamenti azionari da 19 diversi partner, tra cui il principe saudita Alwaleed Bin Talal Bin Abdulaziz Alsaud, Qatari Holding, le società di venture Sequoia, il fondo di crescita DFJ, Vy Capital e la borsa di criptovalute Binance. Musk ha anche detto che riacquisterà alcune delle sue azioni se non dovesse andare in porto l’acquisizione di Twitter. E qualora l’affare Twitter non dovesse andare in porto, Musk prenderà in considerazione la creazione di una propria piattaforma sociale, X.com. Le azioni di Tesla sono state scambiate in modo quasi piatto dopo la notizia. Martedì scorso avevano chiuso a 850 dollari, con un calo di poco più del 2%, prima che le vendite interne di Musk, per un valore di quasi 7 miliardi di dollari, fossero rese pubbliche attraverso i documenti della SEC.
Con le ultime mosse, Musk ha ceduto azioni Tesla per complessivi 32 miliardi di dollari negli ultimi dieci mesi e ora possiede il 14,84% dell’azienda di auto elettriche. Il suo patrimonio complessivo supera i 250 miliardi di dollari secondo il Bloomberg Billionaires Index e ad oggi Elon Musk resta l’uomo più ricco del mondo anche se la sua ricchezza è diminuita di 20 miliardi proprio a causa del calo del valore delle azioni Tesla.