Vendere il 10% delle azioni di Tesla, o non vendere: Elon Musk, fondatore del produttore californiano di auto elettriche, lo ha chiesto ai suoi follower tramite un sondaggio su Twitter.
“Il grosso delle mie plusvalenze virtuali sono una forma di elusione fiscale. Quindi vi propongo vendere il 10% delle mie azioni Tesla. Che ne pensate?”, ha scritto in modo provocatorio Musk, in un tweet pubblicato sabato 6 novembre. “Rispetterò il risultato del sondaggio qualunque sia”.
Risultato: una maggioranza costituita da 3,5 milioni di utenti di Twitter – il 58% di quanti si sono espressi – ha detto che sosterrebbe una tale operazione.
Vediamo se ora manterrà la parola. Se così fosse l’imprenditore sudafricano potrebbe incassare tra i 20 e i 30 miliardi di dollari. È evidente che, seppur rapportato a un titolo che capitalizza oltre 1200 miliardi di dollari, un simile ammontare di titoli in vendita è destinato a influenzare il prezzo delle azioni.
Musk: le ragioni dietro il sondaggio
Perchè vendere? Musk ha legato il sondaggio al tema delle plusvalenze (“unrealized gains”) come sistema per evitare di pagare le tasse, di cui si sta parlando molto negli Stati Uniti . Gli “unrealized gains” di cui parla Musk sono i guadagni legati all’aumento di valore delle azioni, guadagni che esistono sulla carta ma che negli Stati Uniti non sono tassabili fino a che le azioni non vengono vendute generando liquidità.
Il tema è molto discusso oltreoceano per via di una proposta del partito Democratico di creare una nuova tassa sulle plusvalenze per le persone particolarmente facoltose.
La tassa, che servirebbe per dare copertura finanziaria ad alcune delle più ambiziose riforme sociali proposte dall’amministrazione Biden, riguarderebbe persone con più di 1 miliardo di dollari di beni o che hanno dichiarato per almeno tre anni consecutivi redditi superiori ai 100 milioni di dollari.
Criteri in cui rientrerebbe Musk la cui ricchezza è rappresentata soprattutto dal pacchetto di azioni Tesla in suo possesso. Come ha spiegato lui stesso:
“Io non ricevo un salario in contanti o bonus. Ho solo azioni, per questo l’unico modo che ho per pagare le tasse personalmente sarebbe vendere azioni”.
Il patrimonio personale di Musk è cresciuto in maniera significativa negli ultimi due anni per via dell’impennata del titolo: +1700 per cento. Al netto dei titoli in garanzia il valore del pacchetto azionario del fondatore è passato da 14 a 208 miliardi di dollari, secondo le stime di S&P Market Intelligence.