Economia

Mutui, il rialzo tassi mette il turbo ai “variabili con cap”. Ecco come funzionano

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Con l’aumento del costo del denaro, il mercato dei mutui, a lungo dominato dai tassi fissi (per sfruttare i tassi ai minimi storici), si sta spostando con decisione verso i tassi variabili con cap, ossia quelli il cui tasso d’interesse oscilla in base all’andamento dell’Euribor, ma non può superare una certa soglia (appunto, il cap), definendo così un importo massimo per le rate da pagare. Una sorta di via di mezzo, dunque, tra il tasso fisso e variabile che consente di sfruttare, per ora, la convenienza dei secondi, ma di porre un limite al costo del finanziamento, in vista di una risalita. È quanto emerge da un’analisi condotta da Facile.it e Mutui.it, che mette in luce come l’aumento dei tassi di interesse stia cambiando sensibilmente il mercato dei mutui. I numeri non lasciano spazio a dubbi: a luglio 2022, 1 domanda di mutuo su 3 era per un variabile con cap, percentuale notevole se si considera che fino a pochi mesi fa 9 su 10 puntavano al fisso. L’analisi di Mutui.it e Facile.it riporta:

“I mutui a tasso fisso nel mese di luglio sono calati al 24% del totale richieste, mentre la quota di quelli a tasso variabile si è attestata intorno al 42%”

Cambia anche l’importo medio richiesto: è aumentato del 2,1%, stabilizzandosi a 140.634 euro, mentre la durata dei piani di ammortamento è salita a 25 anni (era 23 nel 2021). In calo il valore medio degli immobili oggetto di mutuo, sceso a circa 195.000 euro (-6% su base annua).

Aumenta il costo dei mutui

Sul fronte dell’andamento dei tassi, come detto, i primi sette mesi del 2022 sono stati caratterizzati da un aumento del costo dei finanziamenti per la casa. Secondo le simulazioni del portale, per un mutuo medio da 126mila euro in 25 anni (loan to value pari a 70%), i tassi fissi (Taeg) disponibili oggi online partono da circa 2,60% (era 1,10% dodici mesi fa), con una rata mensile di 557 euro, circa 85 euro in più rispetto allo scorso anno (ovvero 26 mila euro in più di interessi, se si considera l’intera durata del finanziamento).

Se si guarda invece al variabile, i tassi (Taeg) disponibili online partono da 1,29% (era 0,80% dodici mesi fa), con una rata iniziale da 480 euro, circa 30 euro in più rispetto allo scorso anno. Sul fronte dei mutui variabili con cap, invece, gli indici (Taeg) partono da 1,80%, con una rata iniziale da 503 euro.