Mercato immobiliare in movimento in questo secondo trimestre del 2022. Mentre i prezzi delle case tornano a cresce veloce, le richieste dei mutui prima casa salgono ai livelli più alti dal 2010, soprattutto nei tre mesi in corso dove più di 3 mutui su 4 sono richiesti per questa finalità.
La domanda, come sostiene una ricerca dell’Osservatorio di Mutuionline, è trainata dalle norme che favoriscono i giovani under 36. Salgono ancora le richieste di mutuo a tasso variabile rispetto allo scorso trimestre (+53%) dall’11,5% al 17,6% del mix, così come il tasso variabile con CAP (dallo 0,6% al 3,5% del mix), un tasso ibrido tra il variabile e il fisso che consente ai mutuatari di mettersi al sicuro da eccessivi aumenti dei tassi d’interesse.
Un altro fenomeno è quello dei prestiti green in ascesa: le erogazioni crescono dall’8% al 10% e sono in media 22 punti base più bassi rispetto a quelli dei mutui tradizionali.
Aumenta anche la forbice dello spread tra fisso e variabile e cresce l’interesse per il variabile e per la formula con Cap.
Ai minimi le richieste di surroga, anche se può essere ancora particolarmente conveniente cambiare il mutuo passando da un tasso variabile a un tasso fisso visti gli annunci della Bce sugli aumenti dell’Euribor in programma quest’estate.
Boom dei mutui under 36
Le misure introdotte dal Decreto Sostegni bis a favore degli under 36 per favorirne la condizione di proprietari di una casa hanno letteralmente stravolto i numeri del mercato dei mutui, spiegano da Mutuionline. Se prima del Decreto del maggio 2021 le richieste per un mutuo da parte dei giovani rappresentavano il 33,9% della domanda, a maggio 2022 sono arrivate al 45,6% (+37,5%). Una nuova esigenza che ha trovato il riscontro positivo degli istituti di credito, che si sono mossi con tempestività per fornire offerte su misura per i giovani, con tassi che risultano più convenienti rispetto a chi non può accedere alle agevolazioni dei più giovani.
Anche in un momento di rialzo dei tassi, i giovani riescono dunque a ottenere condizioni decisamente più vantaggiose grazie alla forte competitività sul mercato degli istituti di credito. Per un mutuo acquisto il tasso medio fisso a maggio per gli under 36 è del 2%, contro il 2,43% degli over 36, mentre la migliore offerta di tasso è rispettivamente dell’1,45%, – spiega Mutuionline – e dell’1,60%.
L’Istat certifica: prezzi delle case in salita
A conferma della voglia di casa emersa con la pandemia, l’Istat ha confermato un aumento dei prezzi delle case acquistate dalle famiglie dell’1,7%, nel primo trimestre, rispetto al trimestre precedente, e del 4,6% rispetto a un anno prima. Un percentuale di crescita annua così alta non si vedeva dal 2010. Segnano un record anche i prezzi delle abitazioni esistenti (+4,5% annuo), mentre per quelle nuove il rialzo è del 5%, sull’onda dei rincari dei costi di costruzione. Tutto il territorio nazionale, secondo i dati preliminari, è coinvolto in questi rialzi. Istat sottolinea che “nonostante il clima di incertezza e preoccupazione dovuto al conflitto in Ucraina, si conferma e si consolida il trend di crescita dei prezzi delle abitazioni avviatosi nel terzo trimestre 2019”. L’istituto di statistica vede inoltre una “persistente e vivace crescita dei volumi di compravendita” e cita l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, che ha registrato un aumento degli scambi del 12% nel primo trimestre, dopo il +15,7% del trimestre precedente. I dati si riferiscono ancora ai primi tre mesi dell’anno, prima della stretta sui tassi di interesse annunciata per luglio dalla Banca centrale europea che sta rendendo l’accesso ai mutui più costoso.
Già a maggio, secondo gli ultimi dati dell’Abi (Associazione bancaria italiana), i tassi dei nuovi mutui hanno raggiunto i massimi da tre anni, a partire da febbraio 2019, attestandosi in media poco sotto il 2% (1,93%). Un anno prima erano pari all’1,4%.