Cosa accade in caso di bail-in della banca al mutuo? E’ questa la domanda ricorrente che si pongono i contribuenti italiani che hanno acceso un mutuo con un istituto di credito per l’acquisto di casa. Una domanda che è sorta all’indomani del fallimento delle quattro banche, Banca Marche, Etruria, CariChieti e CariFerrara e che è tornata prepotentemente alla ribalta con l’entrata in vigore della direttiva sul bail-in dal 1 gennaio 2016.
Bail-in: cosa accade al mutuo?
Ebbene la risposta è una sola: non accade nulla. Se una banca fallisce attivando la procedura del bail-in non significa che il mutuo viene estinto, ma continuerà ad essere in vigore con la nuova banca che nasce dalle ceneri di quella fallita. Così chi aveva contratto un mutuo per l’acquisto di casa ad esempio con banca Marche continuerà a pagare le rate del prestito alla Nuova banca Marche, la good bank nata dal salvataggio della prima. Quindi in sostanza chi aveva un mutuo con una banca dopo la procedura del salvataggio interno vedrà trasferito il mutuo alla nuova banca. Se una banca fallisce quindi, tutte le condizioni relative all’accensione di un mutuo restano invariate, ovvero non viene modificato l’importo della rata, la tipologia di tassi d’interesse applicati e quindi anche l’ammontare della somma restante da pagare.
Le norme sul bail-in non hanno nessun impatto su mutui e prestiti considerato che questi sono dei debiti e non dei crediti nei confronti della banca. Il cittadino, quindi, continuerà a pagare le sue rate mensili al nuovo istituto: questo gli applicherà le stesse condizioni contrattuali del vecchio.
Bail-in e mutuo: sì alla surroga
Ma ovviamente il rapporto di fiducia tra cliente e banca può incrinarsi. Cosa fare in questo caso? Nulla vieta di attivare la procedura della surroga, ossia la possibilità di trasferire il proprio mutuo ad un’altra banca. La surroga del mutuo – anche detta portabilità – è stata introdotta dalla Legge n. 40/2007, nota come Legge Bersani, grazie alla quale è possibile trasferire il proprio mutuo dalla banca con cui si è acceso ad un’altra, modificando anche il tipo di tasso, lo spread e la durata, il tutto a costo zero.
Prima di procedere alla surroga è bene però mettere in atto alcune buone pratiche come in primis verificare con precisione le condizioni ed i costi del mutuo che si sta già rimborsando (tasso, spese, rate, durata e capitale residui) e quelle che offre la nuova banca e soprattutto confrontare tante offerte alternative di mutuo da parte di altre banche, in modo da identificare quelle che fa al caso proprio.