Economia

Mutuo, è un buon momento per richiederlo? I 4 consigli dell’esperto

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di Stefano Stimilli, consulente del credito e finalizzatore di mutui

Quello attuale è un buon momento per accendere un mutuo? È la domanda che si stanno ponendo tutti coloro che in questo periodo stanno valutando un acquisto immobiliare, perché i tassi si stanno alzando sempre più. I più colpiti? I tassi fissi.

C’è però da dire che le banche però si fanno una concorrenza spietata tra di loro: a causa del rialzo dei tassi la richiesta di mutui è diminuita di una percentuale intorno al 20-30%, per cui si deve sfruttare questo momento magico, che vede una carenza di richieste e in contemporanea una necessità delle banche, che devono erogare la tanta liquidità raccolta in questi anni. Per questo potrebbe essere molto conveniente stipulare un mutuo adesso.

1. Giocare l’arma della concorrenza

Certamente i tassi sono alti e le spese sono maggiori rispetto a prima. In questo contesto il consumatore ha però una freccia al suo arco: l’arma della concorrenza tra le banche. Si possono spuntare sconti sulle spese di istruttoria, costi assicurativi più bassi, si può arrivare a ridurre lo spread anche dello 0,20%-0,40% per arrivare a un tasso fisso finito più basso.

2. Affidarsi a un professionista

Cosa può fare il consumatore? Per muoversi in autonomia dovrebbe conoscere le condizioni e le regole applicate da tutte le banche. Si può giocare su diversi punti: sulla durata, sulle caratteristiche del rapporto rata-reddito e non solo. Alcune banche, per fare un esempio, sulla base del reddito residuo tolta la rata del mutuo, possono arrivare ad abbassare il tasso anche dello 0,20%-0,30%. Noi mediatori lo sappiamo, il cliente no, e quindi rischia di accedere a un mutuo senza sconti. Altri sconti sono presenti, ad esempio, sui mutui green, o sull’apertura dei conti contestuale all’accensione del mutuo. Per orientarsi in questo mare magnum è meglio quindi affidarsi a un professionista, un consulente del credito.

3. Un confronto tra banche

Il consulente mette a confronto le varie banche per far sì che il cliente possa avere le migliori condizioni sul mercato. Ma quali sono in questo momento? Dipende dalla durata del finanziamento e dalle capacità reddituali, oltre che dalla quantità di liquidità messa a disposizione: si può passare da un tasso fisso al 2,80%-3% fino al 6% per un’operazione al 100%. Le banche con i costi più vantaggiosi al momento sono le francesi, come BNL e Credit Agricole, ma offrono buone condizioni anche ING e CheBanca!, mentre Intesa Sanpaolo e Unicredit si trovano ora a rincorrere gli sconti dei concorrenti, quindi a breve potranno effettuare proposte molto interessanti. Sono molto valide in questo momento anche le richieste di pre-mutuo, che prevedono la richiesta di finanziamento prima ancora di cercare la casa. Questa può essere una valida soluzione per avere disponibilità di liquidità e ridurre le tempistiche.

4. Considerare i costi accessori

La vera differenza è spesso costituita dai costi accessori, che per le filiali rappresentano in molti casi il vero guadagno delle pratiche di mutuo. Per questo motivo capita di frequente che i direttori di filiale cerchino di inserirli nelle proposte per fare budget. In realtà si tratta di servizi aggiuntivi, per cui bisogna ragionare e capire in base alle esigenze del cliente se questi servizi siano una vera necessità o se se ne possa fare a meno. Grazie al ricorso a un consulente è più facile evitare di incorrere in questi costi, visto che si possono effettuare le operazioni non in filiale ma direttamente su una piattaforma bancaria.