PORTOFERRAIO (WSI) – Duecento anni dopo, Napoleone Bonaparte è tornato all’Isola d’Elba, dove rimase in esilio per dieci mesi. A Portoferraio (Livorno), una folla di turisti e elbani ha assistito alla rievocazione storica dello sbarco del 4 maggio 1814. Coinvolti nella scenografia oltre duecento figuranti con costumi d’epoca.
Come avvenne due secoli fa, anche nella ricostruzione Napoleone è arrivato in darsena a bordo di un brigantino, ha salutato le autorità e poi si è diretto verso la chiesa della Misericordia e il palazzo comunale della Biscotteria.
Le celebrazioni sono iniziate ieri, con il concerto della corale francese Les Baladins de la Chanson, e proseguiranno per tutta l’estate con mostre, convegni, spettacoli, mercati, concerti, gare veliche, proiezioni cinematografiche e fuochi d’artificio.
L’ultimo appuntamento è in programma il 26 febbraio 2015 con una festa in ricordo del grande evento organizzato da Napoleone per la popolazione dell’isola, al fine di distrarre guardie inglesi e imbarcarsi nuovamente per la Francia, dove sarebbe approdato il primo marzo per riprendere il potere: l’avvio della riscossa dei ‘Cento giorni’ conclusa con la sconfitta di Waterloo. (ANSA)
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[ARTICLEIMAGE] Le celebrazioni Napoleoniche dovrebbero portare un po’ di ossigeno all’economia dell’Isola d’Elba. L’andamento generale delle prenotazione è nel complesso buono. «Tutto depone a favore del fatto che – ha detto al Tirreno di Livorno Massimo De Ferrari, presidente dell’associazione degli albergatori elbani – ci siamo messi dietro le spalle la crisi delle precedenti anni. Siamo in ripresa, anche se è lenta e graduale. Comunque c’è richiesta. Per fortuna l’Elba ha uno spiccato appeal nell’immaginario degli italiani».
Molte strutture alberghiere hanno fatto coincidere il ponte di Pasqua con l’apertura ufficiale della stagione. «Si crede nella bontà del programma dei festeggiamenti napoleonici – aggiunge ancora De Ferrari – Arrivano le prenotazioni, però c’è ancora disponibilità nei nostri hotel».
Stando ai risultati attuali, si può dire che la macchina promozionale è partita bene e bene ha lavorato nelle varie fieri e saloni del turismo. «E’ però ancora presto – mette precauzionalmente le mani avanti il presidente degli albergatori – per quantificare la partecipazione di turisti ai ponti di primavera; però dal movimento dei traghetti abbiamo ragione di ritenerci gradualmente soddisfatti».
E ora che si sta viaggiando verso la buona stagione ecco (altro dato positivo) l’arrivo dei visitatori stranieri. Invece ciò che è decisamente mancato in questo inizio di stagione è la partecipazione di gruppi italiani. «Sono letteralmente spariti – aggiunge Lucio Di Biase, vicepresidente della Federalberghi della Toscana – E mi riferisco alle scolaresche in gita; ma anche a gruppi di associazioni di carattere sociale, religioso e sportivo. Non se ne sono più visti, o almeno – conclude – non nella misura con cui li avevamo registrati nelle passate edizioni».
(con citazioni da Il Tirreno di Livorno)