NEW YORK (WSI) – Il Comune di Napoli dice no al Referendum costituzionale. Lo ha fatto, approvando un delibera di giunta proposta dall’assessore al lavoro e alle attività produttive Enrico Panini e dall’assessore ai giovani, Alessandra Clemente.
Secondo quanto si legge nella delibera approvata lo scorso 4 maggio:
“L’amministrazione comunale intende sensibilizzare l’opinione pubblica in vista della scadenza referendaria in favore delle ragioni del No, esprimendo un fortissimo allarme per la deriva autoritaria introdotta dalla legge costituzionale in questione, la quale stravolge l’impianto istituzionale democratico voluto dai costituenti . La stabilità del governo non può produrre una alterazione così profonda del principio di rappresentanza democratica sul quale si fonda l’intera architettura dell’ordinamento costituzionale vigente”.
La delibera sancisce l’adesione anche alla campagna per i referendum sociali, in primis per il ripristino dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, la reintroduzione della giusta causa per i licenziamenti, la presentazione della legge di iniziativa popolare per la “Carta dei diritti universali del lavoro” proposta dalla Cgil.
“Se è questa l’opinione della Giunta è giusto che la si esprima”, ha detto oggi Carlo Smuraglia, presidente dell’Anpi, l’Associazione nazionale dei partigiani al Mattino. “Ed è giusto – afferma – che la esprime nelle forme che ritiene”. “Mi è indifferente il modo – aggiunge – ma è importante che i cittadini sappiano quale è il parere del Comune”. “Dal punto di vista giuridico – conclude – può essere anche opinabile e discutibile, ma se la Giunta ha questa opinione è giusto che la esprima”.
Fonte: ildesk e il Mattino