Rally nell’ultima ora di contrattazioni alla borsa di New York. E urla e applausi dei trader, stile stadio, per il nuovo record del Nasdaq sopra quota 3200. Ordini di acquisto soprattutto sui finanziari hanno dato fiato ai prezzi, permettendo a tutti gli indici di marciare potentemente al rialzo. Formidabile il comportamento del Nasdaq: non solo ha recuperato da una perdita di oltre 70 punti, ma ha chiuso la seduta battendo il decimo record storico in undici giorni (e il 39esimo per il 1999). Inoltre l’indice dei titoli tecnologici ha chiuso per la prima volta in assoluto sopra quota 3.200. Una forza che stupisce perfino i trader e gli operatori piu’ incalliti. Il Nasdaq e’ salito dall’inizio dell’anno del 45%. Ma quel che e’ incredibile e’ che nel 1998 la crescita fu del 57%.
Per riassumere: il Nasdaq e’ salito oggi di 23,59 punti (+0,74%) a quota 3.220,88. Lo Standard & Poor’s 500 ha realizzato un guadagno di 14,56 punti (+1,05%) a 1.396,02. Il Dow Jones ha chiuso in rialzo di 173,71 punti (+1,64%) a quota 10.769,01.
Il fatto che il presidente Usa Bill Clinton abbia firmato la legge sulla riforma dei servizi finanziari, ha messo le ali al settore bancario-finanziario, che e’ salito faciltando soprattutto la ripresa dei prezzi nell’ambito dell’indice Dow Jones. Davvero notevoli, nell’ambito del Dow, i rialzi di blue chips come American Express (vedi APX, quotazioni interattive), J.P. Morgan (JPM), e Citigroup (C), tutte con rialzi in chiusura superiori al 4,5%.
La sensazione e’ anche che, alla luce dei dati economici di oggi (VEDI ARTICOLO) l’economia sia ancora forte ma non vi siano segni di inflazione. Cosi’ e’ possibile, secondo alcuni analisti, che la Federal Reserve non debba aumentare i tassi d’interesse martedi’ prossimo, alla riunione del Federal Open market Committee. Non c’e’ miglior scenario per i prezzi azionari: economia d’oro, assenza totale di inflazione. Wall Street sembra diventata una Bengodi dove guadagnare, per gli investitori accorti, e’ diventato un gioco da ragazzi.
Alcuni titoli del settore tecnologico sono rimasti pero’ depressi. Tra questi Dell (DELL) che prima della chiusura era giu’ del 3,88%, e Intel (INTC) in ribasso del 3,78%.
Il Nasdaq ha beneficiato invece delle buone performance di Mci Worldcom, e di Comcast, che hanno avuto un ruolo determinante nel trainare il listino al nuovo record assoluto.
Su Intel si e’ verificata una sorta di guerra tra banche d’affari, in merito alla valutazione dell’azienda per il futuro. Mentre la Merrill Lynch ha abbassato il rating del gigante dei microchip, la Prudential Securities ha invece ribadito il suo suggerimento di ”strong buy”. Due visioni esattamente opposte.