Il Nasdaq ha superato anche in chiusura, dopo ben tre tentativi andati a vuoto i giorni scorsi, la storica quota 3000. L’indice dei titoli tecnologici, che ha guidato con forza il resto del mercato, con i guadagni maggiori nei settori internet e semiconduttori, ha chiuso in rialzo di 46,21 punti (+1,55%), a quota 3.027,84. Molto alti i volumi: sono passate di mano 1 miliardo e 283 milioni di azioni.
Lo Standard & Poors’ ha chiuso in rialzo di 7,09 punti (+0,53%) a 1.354,83. Il Dow Jones ha finito la seduta in rialzo di 27,22 punti (+0,26%) a 10.609,06.
”Viene confermato una volta di piu’ che il Nasdaq rappresenta i settori a maggiore crescita dell’economia americana”, ha detto un analista di New York, ”e’ il settore dove il denaro viene investito e dove si hanno, borsisticamente, i maggiori ritorni”.
E’ incredibile quanto il Nasdaq sia salito, e in quanto poco tempo sia cresciuto ai livelli attuali. Il 17 luglio 1995 l’indice oltrepasso’ per la prima volta quota 1000 (vedi NASDAQ, quotazioni interattive, arco temporale 5 anni). Quota 2000 fu passata il 16 luglio 1998. Quest’anno la corsa e’ stata ancora piu’ veloce: il Nasdaq e’ in rialzo del 37% dall’1 gennaio ad oggi, piu’ del doppio rispetto alla performance del Dow Jones e piu’ del triplo rispetto all’indice Standard & Poor’s. In termini di superamento di quote storiche, bisogna dire che hanno valore solo psicologico e gli effetti vengono valutati solo da un pubblico piu’ ampio di
non-professionisti, e inoltre dai media. I trader trovano irrilevante concentrarsi sui liveli degli indici composti da molti zeri. Eppure, sette mesi fa Richard Grasso, chairman del New York Stock Exchange, celebro’ il raggiungimento di quota 10.000 da parte dell’indice Dow Jones. Cosi’ oggi, il chairman del Nasdaq Frank Zarb ha celebrato il
raggiungimento di quota 3000 per l’indice dei titoli tecnologici.
Dal 16 luglio 1998, cioe’ 16 mesi fa, quando passo’ quota 2000 punti, il Nasdaq e’ salito del 50%. La performance di oggi non va vista pero’ secondo gli analisti come un tetto dove adagiarsi e poi eventualmente riscendere; ma anzi come
una base da cui partire per ulteriori balzi in avanti. Tra gli investitori americani e mondiali (compresi i molti italiani che operano con i broker online) l’indice e’ nettamente piu’ popolare del Dow Jones (considerato jurassico – almeno fino all’arrivo proprio lunedi scorso, dal Nasdaq, di Microsoft e Intel – e poco rappresentativo con appena 30 titoli, della realta’ Usa). Il Nasdaq simbolizza in pieno la rapida crescita, fondata sull’avanzamento di internet e informatica, di tutti i settori produttivi piu’ all’avanguardia degli Stati Uniti.
”Noi abbiamo gia’ ritoccato al rialzo il target per il Nasdaq – ha detto Joseph Battipaglia, della Gruntal & Co. – riteniamo che l’indice possa salire a quota 3100 entro la fine dell’anno”. Non sembra un obbiettivo particolarmente difficile:
manca appena poco piu’ del 3% per arrivare a quella quota.
Tra i titoli del Nasdaq che hano guidato il rialzo Oracle (vedi ORCL, quotazioni interattive) e’ schizzato di 3 e 15/16 a 56 e 15/16; Intel (INTC) e’ salita di 2 e 3/8 a 79 e 7/8 mentre Yahoo! (YHOO) guadagna 3 e 3/16 a 181 e 3/16.
(LE QUOTAZIONI SONO PRE-CHIUSURA, VERIFICARE PREZZO FINALE SU QUOTAZIONI INTERATTIVE).
La maxi fusione nel settore farmaceutico ha pure provocato effetti positivi, con rialzi diffusi su tutto il settore. Al centro dell’attenzione ovviamente i due titoli interssati American Home
Producsts Corp. (AHP) e Warner-Lambert Co.
(WLA) Wednesday, che hanno confermato le trattative per una fusione da 65 miliardi di dollari (120.000 miliardi di lire!), in una transazione che rappresenterebbe il record assoluto per l’industria del farmaco. American
Home e’ salita di 4 e 1/2 a 54 e 7/8 e Warner-Lambert ha guadagnato 3 e 3/4 a 71 e 15/16.
Di riflesso buone performance per Pfizer Inc. (PFE) salita di 1/2 a 38 e 5/8, Bristol-Myers Squibb Co. (BMY) + 3/8 a 75 e 1/8, e Merck & Co. (MRK) che e’ componente dell’indice Dow Jones, in crescita di 1 a 79 e 1/16.
Tra le altre societ’a che si sono messe in evidenza America Online Inc. (AOL), che ha annunciato un investimento di 30 milioni di dollari nella divisione internet del gigante dell’ entertainment Blockbuster Inc. (BBI), un allenza che avra’ riflesso anche sul marketing e il branding dei due marchi. I titoli Blockbuster
sono saliti di 1 e 3/8, cioe’ l’11%, a 13 e 7/8, mentre AOL e’ cresciuta di 5 e 3/16 a 138 e 5/16.
Tra i perdenti della giornata Biogen Inc.
(BGEN) sceesa di 3 e 1/2 a 65 e 1/8 dopo l’annuncio della sospensione di una nuova medicina sperimentale, l’Antova, che avrebbe dovuto essere usata per curare l’emofilia, la sclerosi multipla e il diabete (c’erano troppi effetti collaterali peri pazienti).
Uno dei titoli piu’ in vista e’ stato (come avevamo previsto) Qualcomm Inc. (QCOM) balzato di 22 e 15/16, cioe’ piu’ del 10% a 247 e 3/4. OLtre a uno split di 4 a 1 la societa’ telefonica (cellulari) ha annunciato utili trimestrali piu’ alti del previsto.