10 marzo 2000: euforia sui mercati americani. Il Nasdaq Composite fa registrare il nuovo massimo storico, chiudendo a 5.048,6 punti. Sara’ la fine di un’ascesa memorabile per l’indice hi-tech, che in poco meno di un anno e mezzo (dall’8 ottobre 1998) aveva messo a segno una crescita del 255%.
Sono passati tre anni da quel giorno, e oggi ci troviamo, come e’ noto, in una situazione del tutto diversa. In un triennio colmo di eventi macroeconomici e politici senza precedenti, il Nasdaq ha perso oltre il 74% del suo valore.
Ma come si sono mossi nello stesso periodo gli altri indici statunitensi? La tabella riporta le variazioni registrate da S&P 500, Nasdaq Composite, Dow Jones Industrial Average e Russell 2000 nella fase di boom (8 ottobre 1998-10 marzo 2000) e durante la recessione (dal 10 marzo 2002 ad oggi).
Dai massimi del 2000 ad avere la peggio e’ stato il Nasdaq 100. I 100 titoli tecnologici piu’ capitalizzati trattati sui listini americani sono stati i piu’ volatili, con un calo del 78,5%.
Piu’ stabile la old economy del Dow Jones, che pur riportando variazioni consistenti e’ stato l’indice che ha risentito di meno degli effetti della bolla hi-tech.
INDICI | Var. 8/10/98-10/3/00 | Var. 10/3/00-7/3/03 |
NASDAQ 100 (NDX) |
+306,34% | -78,5% |
NASDAQ COMP (IXIC) |
+255,76% | -74,16% |
DOW JONES (DJIA) |
+28,4% | -20,05% |
S&P 500 (SPX) |
+45,4% | -40,6% |
RUSSELL 2000 (RUT) |
+94,6% | -41,35% |