Mercato azionario in rialzo, soprattutto grazie alla spinta propulsiva dei titoli tecnologici, con il Nasdaq ai massimi storici e potentemente sopra quota 3000. La fotografia alle 14:45 ora di New York era la seguente: Dow Jones +61 punti (+0,58%) a quota 10.643. Standard & Poor’s 500 + 11 punti (+0,85%) a 1.355. Nasdaq + 57 punti (+1,93%) alla nuova quota record intraday di 3039.
Al New York Stock Exchange pero’ gli indicatori interni del mercato non sono cosi’ incoraggianti, con 14 titoli in crescita rispetto a 13 in calo. Il volume e’ medio, con 400 milioni di azioni scambiate a meta’ seduta. Al Nasdaq invece i volumi sono decisamente alti, con quasi 600 milioni di titoli gia’ passati di mano.
Sul fronte obbbligazionario il T-Bond a 30 anni si e’ apprezzato leggermente, con tassi in calo al 6,12%, alla luce dei dati economici di oggi. In settembre l’economia ha raffredato lo sviluppo, infatti gli ordini alle fabbriche sono calati dello 0,9%, molto piu’delle aspettative, soprattutto per l’indebolimento della domanda aerei commerciali, auto e macchinari industriali. In agosto gli ordini alle fabriche erano saliti dell’1,3%. Inoltre il cosidetto superindice dell’economia (Leading Economic Indicators Index) e’ calato dello 0,1%.
Da questi dati economici i trader hanno comunque dedotto che l’economia americana ha avviato un processo di rallentamento, in modo autonomo e non stimolato dalla politica monetaria. Se cio’ fosse vero – sostengono alcuni operatori – la Fed potrebbe anche decidere di non aumentare i tassi d’interesse il prossimo 16 novembre. Di qui il clima decisamente positivo in borsa.