(Teleborsa) – Natale 2010 in famiglia per i milanesi, nel rispetto della tradizione. Il 95,6% dei milanesi passerà il giorno di festa a casa propria o di parenti, insieme a familiari ed amici, riunendosi intorno ad una tavola imbandita di piatti tipici della tradizione per il 49,8% dei milanesi. Tra le tradizioni natalizie, se potesse, un milanese su dodici non rinuncerebbe a nessuna ma se proprio bisogna scegliere il 41,7% non farebbe a meno del pranzo del 25 dicembre, il 19% del cenone della Vigilia e il 14,7% dello stare insieme alle persone care. Ma quanto si spende a Natale? 290 euro a testa. Il dono più richiesto è la salute, ma anche la solidarietà. E c’è anche chi non festeggia, in tutto sono 40 mila, soprattutto chi appartiene ad un’altra religione e chi non ama questa festa. Emerge da un’indagine condotta dalla Camera di commercio di Milano con metodo CATI attraverso Digicamere su 267 milanesi. Natale vuol dire panettone per l’89,5% dei milanesi. Per tre su cinque, come da tradizione, liscio con uvetta e canditi. Il dono più richiesto, se Babbo Natale esistesse, quest’anno, sarebbe la salute (50,2%). Un milanese su nove vorrebbe la pace (11,2%) e uno su venti vorrebbe più solidarietà, ma visto il momento di difficoltà, c’è anche chi vorrebbe ricevere soldi sotto l’albero di Natale (6,4%). I regali di Natale 2010 saranno, però, soprattutto capi di abbigliamento (31,3%), denaro (15,9%) ma anche elettronica (10,3%) e giocattoli (9,5%) e la ricerca del dono perfetto, per molti, un milanese su cinque, è iniziata già a novembre. La spesa del Natale: 290 euro a testa. Complessivamente i milanesi spenderanno in media 290 euro a testa, e in quasi un caso su 100 oltre 2.000 euro. Natale e crisi: sette su dieci puntano al risparmio. Interrogati sui riflessi della crisi sul Natale, circa sei milanesi su dieci vivranno le feste in tono minore rispetto al passato. Il 32,2% però non ne risente. Per chi risente, i maggiori effetti sui regali, che saranno più economici (39,8%). Ma c’è anche chi a Natale non festeggia: oltre 40.000 milanesi, circa il 4,5% dei residenti. La fede religiosa diversa il motivo per il 33,3% degli esclusi dalla festa, mentre in un caso su quattro non si festeggia perché non si ama questa festa. “Il Natale – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – è la festività più sentita dagli italiani, un’occasione per riscoprire l’importanza della famiglia, delle tradizioni e per valorizzare le eccellenze gastronomiche del nostro territorio. Utilizziamo questi giorni per ultimare le compere natalizie, un elemento importante per la ripresa economica del Paese”.