(Teleborsa) – La contrazione dei consumi, purtroppo, è ormai un dato di fatto, che ha caratterizzato i mercati nel 2008, nel 2009 e, purtroppo, anche nel 2010. Rispetto a tale andamento non faranno eccezione neanche i consumi natalizi che, anche quest’anno registreranno una forte contrazione, a causa dei disastrosi effetti determinati dal perdurare della crisi economica, con un aumento di disoccupazione e cassa integrazione (che ha superato queota un miliardo di ore), e che ha prodotto un calo del potere di acquisto dal 2007 ad oggi di ben il -9,6%. Secondo le previsioni del’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori la contrazione dei consumi si attesterà a circa il -11%, dopo il dato clamoroso del -23% registrato nel 2009. In quantità si passerà da una spesa di 6,2 miliardi di Euro nel 2009 (pari ad una spesa a famiglia di 258 €), ad una spesa di 5,5 miliardi di Euro nel 2010 (pari ad una spesa a famiglia di 229 €). Premesso che le percentuali fanno riferimento alle variazioni dei consumi 2009-2010 esclusivamente per gli acquisti relativi alle festività natalizie, a registrare il calo maggiore sono i settori: Abbigliamento e calzature -13%; Mobili, arredamento per la casa, elettrodomestici -18%; Profumeria e cura della persona -8%; Giochi, giocattoli, sport -2%; Alimentare -2%. In controtendenza, le nostre previsioni attestano, invece: Elettronica di consumo +3% (trainati dal passaggio al digitale di alcune aree); Editoria andamento stabile. Inoltre, vi è una previsione negativa per il settore turistico, oggi ancora non quantificabile anche alla luce di scelte last minute sempre più diffuse.